Catania

Martedì 26 Novembre 2024

Acireale, disputa su un conto "salato": agente e titolare a giudizio

ACIREALE. Poliziotto rinviato a giudizio per calunnia e falsità ideologica; un barista per oltraggio a pubblico ufficiale e con la moglie anche per rifiuto di farsi identificare. È la decisione del gup Laura Benanti relativa all'inchiesta su una presunta aggressione che l'agente avrebbe subito dal titolare di un bar di Acireale e da sua moglie, il 18 febbraio 2012. Il contenzioso è già sfociato nel rinvio a giudizio di altri due agenti di polizia accusati di lesioni. La vicenda si è svolta in un bar di Acireale. Per un problema nel «conto» che fa nascere una disputa tra l'agente scelto Rosario Rapisarda, difeso dagli avvocati Enzo Mellia e Giuseppe Lo Faro e il titolare dell'esercizio, Paolo Rino Torre e sua moglie, Patrizia Santonocito, assistiti dagli avvocati Giuseppe Lipera e Grazia Coco. Il poliziotto nella relazione scrive di essere stato aggredito, ma nel filmato a circuito chiuso registrato nel locale il fatto non emerge. Dopo una prima richiesta di archiviazione, l'inchiesta è stata avocata dalla Procura generale e l'avvocato generale, Salvatore Scalia, ha chiesto il rinvio a giudizio dei tre. La prima udienza del processo sarà celebrata il 18 novembre davanti alla terza sezione penale del Tribunale.

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