CATANIA. Un incontro sereno e costruttivo. Nella sede della Prefettura, ieri mattina, i rappresentanti della Federazione nazionale lavoratori del settore agricoltura e foreste hanno ricevuto la solidarietà e soprattutto l'impegno ad intervenire da parte del prefetto vicario, Annamaria Polimeni, e dei vertici dell'Azienda demaniale Agricoltura e foreste e dell'Ispettorato ripartimentale delle Foreste etnee. I lavoratori Lti sono ormai stanchi di aspettare le retribuzioni arretrate, che tardano ad arrivare in maniera cronica. "Il pagamento degli stipendi agli operatori Lti, che hanno un contratto a tempo indeterminato, avviene sempre con ritardi almeno trimestrali - afferma Angelo Barbagallo, segretario regionale della Fnl -. Questo crea un disagio economico, ma anche umano e sociale soprattutto per coloro che hanno una famiglia. C'è una discriminazione verso questi lavoratori. I dirigenti e gli articolisti (Lsu) della stessa azienda, invece, vengono regolarmente retribuiti. Ci chiediamo il perché di questa discriminazione perpetrata dallo stesso datore di lavoro, che in quanto ente pubblico dovrebbe agire in una situazione di imparzialità amministrativa". All'incontro hanno partecipato anche Sabrina Bellino, segretaria provinciale della Fnl, l'avvocato Nicola Mazzaglia, legale convenzionato con la Fnl, e Maurizio Marino, in rappresentanza dei lavoratori Lti. "La causa di questo ritardo nei pagamenti è dovuta a un'anomalia tecnico-gestionale - dichiarano i rappresentanti presenti in Prefettura -. Il prefetto vicario si è impegnato a dare pronta comunicazione all'assessorato regionale Agricoltura e Foreste. Ci hanno assicurato che in tempi brevi verrà risolto il problema, speriamo in modo definitivo e chiaro".