Catania

Martedì 26 Novembre 2024

Catania, polizia: "Reati in calo"

CATANIA. Niente piazze né parchi, con la sobrietà d'obbligo in tempi di "spending review", la Polizia ha celebrato ieri tra le mura amiche della caserma "Rinaldi" la propria Festa annuale. Secondo tradizione, il discorso del questore Salvatore Longo che ha sottolineato che ha ricordato i "notevoli risultati realizzati nell'ultimo anno nella lotta alla criminalità, al narcotraffico e all'usura" ma anche citato la "diminuzione di reati consumati, nonostante un leggero aumento dei furti in alloggio soprattutto in provincia". In particolare, sono diminuiti scippi e rapine "per i quali questo centro cittadino è tristemente noto e poco appetibile per i turisti".
Ex capo della Mobile proprio a Catania, il questore Salvatore Longo ha rimarcato "tra le attività della Squadra mobile, la cattura di dodici latitanti e l'incessante impegno in ordine al fenomeno delle estorsione, in collaborazione e la sinergia con le associazioni imprenditoriali e quelle antiracket". "I risultati di questa attività - ha puntualizzato - sono stati tangibili e si sono sostanziati in ben quarantaquattro denunce per estorsione presentate dalle vittime del racket". E ancora: "Anche la lotta allo spaccio ed al traffico di sostanze stupefacenti ha registrato positivi risultati. Sequestrati quasi 2 mila 741 chili di droga".
A una settimana dai gravissimi incidenti avvenuti in occasione della finale di Coppa Italia giocata a Roma, il questore ha voluto evidenziare come "gli incontri di calcio allo stadio Massimino di Catania non hanno fatto registrare episodi di illegalità di particolare rilievo". "Lusinghieri risultati - ha affermato Longo - che fanno di Catania un modello". Cinquantuno i "Daspo", di cui trentacinque nei confronti di ultrà rossazzurri e sei a carico di sostenitori dell'Acireale.
I premiati. Nel corso della Festa, il giusto tributo al valore di tanti poliziotti. Promossi "per merito straordinario" il sostituto commissario Claudio Martalò e l'ispettore superiore Savino Amedeo Seccia - la motivazione: "durante una rapina a un distributore di carburanti perpetrata da tre minorenni, sebbene fossero sotto la minaccia di un'arma da fuoco, ingaggiavano una colluttazione durante la quale disarmavano un malvivente e lo traevano in arresto" - e ancora l'ispettore superiore Giuseppe Caponnetto con i vice sovrintendenti Lucio Amore e Salvatore Leone, i sovrintendenti Pietro Mazza e i vice sovrintendenti Marcello Esposito e Gaetano Cuttaia, mentre è stato assegnato un "encomio solenne" all'agente scelto Giuseppe Di Bartolo. Promossi anche il sovrintendente capo Salvator Ardu, i "vice" Maurizio D'Itria, Pierluigi Filippo e Giuseppe Marchesano, l'ispettore capo Attilio Spadea. Encomi, invece, all'assistente Giuseppe Sicurella, al vice sovrintendente Francesco Costanzo, agli assistenti capo Antonino Cariotti, Mario Buonanno e Giovanni Brischetto, all'ispettore superiore Antonino Alessandro Pennisi. Nel corso di una prossima cerimonia in Questura, inoltre, saranno consegnati un encomio solenne all'agente scelto Giuseppe Di Bartolo, sette encomi e ottantuno lodi.

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