CATANIA. La Sicilia è la regione d’Itala con il maggior numero di denunce per errore medico. Lo rileva un dossier realizzato dall’associazione Codici (Centro per i Diritti del Cittadino), sulla base di un’analisi dei casi denunciati all’Osservatorio per i Diritti del Malato, struttura che opera su tutto il territorio regionale e che da tempo monitorizza la qualità dei servizi ospedalieri in Sicilia – confrontandoli con i dati nazionali - e assiste le vittime di malasanità grazie anche alla collaborazione di professionisti volontari (medici legali, psicologi, avvocati).
La Sicilia, secondo questo studio, sarebbe al primo posto con il 20% di denunce, segue la Calabria con il 19%, al terzo posto il Lazio, con l’11%. Drammatici anche i dati relativi agli eventi con decesso. Tra le maggiori inefficienze le lunghe liste d’attesa per poter accedere a prestazioni sanitarie e fare semplici esami diagnostici di routine, come il caso delle ecografie mammarie consigliate alle donne over 40 una volta l’anno per le quali i tempi di attesa superano un anno. Lo studio di Codici riporta i tempi di attesa di alcuni ospedali della provincia di Catania: fra questi il paradosso della visita odontoiatrica per la quale, in ospedale, sarebbero necessari 1.466 giorni di attesa: ovvero, oltre 4 anni! E ancora: 488 giorni per un’ecografia mammaria all’Ospedale di Giarre (oltre un anno); 307 giorni sempre a Catania per un Ecodoppler cardiaco; 434 ad Acireale per un’ecografia alla tiroide, 200 giorni per una visita ortopedica a Catania. “Un sistema sanitario – commenta il coordinatore legale di Codici, Manfredi Zammataro - volutamente disorganizzato: un caos creato ad arte per permettere speculazioni e sprechi, in cui la politica fa i suoi affari e si attiva con il clientelismo, gestendo i posti di comando e indirizzando le risorse non per migliorare i servizi agli utenti ma per garantire sprechi e privilegi”. CAGR.
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