CATANIA. Il Gup di Catania, Sebastiano Fabio Di Giacomo Barbagallo, ha condannato a 13 anni e 4 mesi di reclusione, il boss 'pentito” Santo La Causa per l'omicidio di Luigi Ilardo, il cugino del boss Giuseppe "Piddu" Madonia, assassinato il 10 maggio 1996 nel capoluogo etneo perchè Cosa nostra scoprì che aveva l'intenzione di collaborare con la giustizia, usando il nome in codice 'Orientè. La sentenza, che assorbe per 'continuita« anche una condanna definitiva a 9 anni e 4 mesi per associazione mafiosa, è stata emessa a conclusione del rito abbreviato. La Procura distrettuale aveva chiesto 12 anni di reclusione. Per lo stesso omicidio, comincerà il prossimo 1 luglio un processo col rito ordinario davanti la Corte d'assise di Catania. Imputati sono i capimafia Giuseppe Madonia e Vincenzo Santapaola, in qualità di mandanti; il boss Maurizio Zuccaro come organizzatore e Orazio Benedetto Cocimano come esecutore materiale. All'omicidio avrebbero preso parte anche Maurizio Signorino e Pietro Giuffrida, entrambi poi deceduti. Negli atti dell'inchiesta, coordinata dal procuratore Giovanni Salvi, dall'aggiunto Carmelo Zuccaro, e dal sostituto Pasquale Pacifico, sono confluite anche le dichiarazioni, rese nel 2010, dal collaboratore di giustizia Eugenio Salvatore Sturiale, che era vicino di casa di Ilardo e assistette casualmente ad alcuni appostamenti nei pressi dell'abitazione della vittima e poi all'agguato. Le indagini sono state eseguite dalla squadra mobile della Questura di Catania. Dell'omicidio Ilardo si parla nel processo, in corso a Palermo, a due ex ufficiali dei carabinieri del Ros, il generale Mario Mori e il colonnello Mauro Obinu, sulla presunta mancata cattura nel 1995 del boss Bernardo Provenzano, arrestato nel 2006.