RIPOSTO. Con l’accusa di occupazione abusiva di area demaniale, a seguito di una serie di controlli e di verifiche, predisposte dal comandante della Capitaneria di Porto di Riposto, nei giorni scorsi, gli uomini dell’Ufficio Circondariale Marittimo, hanno posto sotto sequestro penale uno stabilimento balneare, situato lungo il litorale marittimo di circoscrizione. Denunciato, all’Autorità competente, il gestore. Privo di apposita concessione edilizia, infatti, il titolare aveva avviato i lavori in vista della prossima estate. Circa milleottocento i metri quadrati di area demaniale occupati abusivamente. L’irregolarità, nonostante i ripetuti incontri promossi, nelle ultime settimane, dal comandante di Circomare Mario Orazio Pennisi, particolarmente, attento al rispetto delle normative introdotte nella vigente Ordinanza sulla sicurezza balneare (aggiornata proprio dallo stesso lo scorso anno) con gli amministratori, i gestori e la polizia municipale. «In vista della grande affluenza di bagnanti che si riversa sul litorale ionico, ogni anno, durante l’estate - spiega il comandante Pennisi - è necessario porre particolare attenzione alla sicurezza della balneazione, nonché all’incolumità dei bagnanti. Si ricordano, a tal proposito, l’istituzione del numero blu di emergenza, i divieti da fare rispettare, specie negli specchi d’acqua riservati alla balneazione come quelli relativi alla pesca e agli sport acquatici. Consigliato, infine, in materia di primo soccorso, l’uso del defribillatore. Evidenziata, inoltre, la responsabilità dei gestori sui possibili danni arrecati a terzi a seguito di opere realizzate non a norma dai concessionari. «Raccomandazioni», nel corso di un tavolo tecnico, anche per gli amministratori dei comuni costieri chiamati all’adozione di misure idonee contro gli attendamenti abusivi sulle spiagge, a realizzare servizi di salvamento, azioni di pulizia degli arenili e all’istallazione di servizi igienici e docce pubbliche sulle spiagge.