CATANIA. "Quella della Sicurbeg era l'offerta più conveniente". Ha ricostruito i fatti, ieri, il professore Riccardo Modica, ascoltato dai giudici della Terza sezione penale del Tribunale, in qualità di teste della difesa, nel processo che vede imputato Gaetano Manicini, nelle vesti di amministratore delegato della Sac. I reati di cui è chiamato a rispondere sono di omissione e rifiuto di atti d'ufficio. I fatti si riferiscono all'affidamento del servizio di imballaggio bagagli all'interno dell'aerostazione di Catania.
"I redditi della società - ha dichiarato Modica - sono determinati anche dalla messa a disposizione delle aree. Per il loro utilizzo vengono stipulati dei contratti e sempre la strada scelta è stata quella della massima trasparenza e partecipazione alle gare. Nello specifico il bando prevedeva un canone che sarebbe andato ad aumentare in funzione di due parametri e cioè gli indici Istat ovvero l'aumento del traffico passeggeri". E proprio questi aspetti si sono rivelati di importanza fondamentale per l'aggiudicazione. "La Sicurbeg - ha proseguito - aveva presentato un'offerta di 150 mila euro con un aumento di 50 mila euro annuali. La Sibag, invece, proponeva 124 mila euro e un aumento Istat o del 50% rispetto al traffico passeggeri". La scelta, dunque, sarebbe caduta sulla prima ditta per ragioni puramente reddituali e che, ad avviso del teste, si sposa con l'esigenza di fare stare in piedi il bilancio. Ma l'impresa che non era riuscita a ottenere l'appalto ha impugnato gli atti e dopo una prima risposta favorevole, per la gestione dell'aeroporto, da parte del Tar il Consiglio di giustizia amministrativa ha ribaltato la decisione. "Ci furono delle obiettive difficoltà di interpretazione - ha detto Modica - e a quel punto si presentarono 3 alternative: rimettere gli atti alla commissione di gara che avrebbe potuto aggiudicare la gara a chi si trovava in posizione utile, attendere l'esito del giudizio civile o revocare la procedura e indire un nuovo bando. La Sac ha scelto la prima possibilità anche se la soluzione era penalizzante". Um. Tr.