Catania

Lunedì 25 Novembre 2024

Anfiteatro di Catania a rischio, si spera nel bonus del governo nazionale

CATANIA. Si chiama «Art Bonus» e per molti, anche tra addetti ai lavori, rappresenta ancora un oggetto non identificato. Eppure, il credito d’imposta previsto nel decreto Cultura e Turismo appena sfornato dal governo Renzi — il 65 per cento di sconto fiscale in caso di donazioni per manutenzioni e restauri del patrimonio culturale — potrebbe risollevare un settore in debito d’ossigeno. E, nello specifico catanese, salvare l’anfiteatro romano. Il «Colosseo» di piazza Stesicoro.
Giusi Liuzzo Gargano, presidente dell’Archeoclub, indica proprio nell’anfiteatro il monumento-simbolo del degrado cittadino, dell’incuria per un passato che costituisce risorsa (non sfruttata) per il presente e il futuro: «I turisti a Catania ci sono, però devono limitarsi a guardare dall’esterno l’anfiteatro come le tre Terme», esclama Liuzzo Gargano. Una speranza: «La crisi c’è, ma io credo che sia possibile trovare anche a Catania chi vuole destinare soldi per un’iniziativa così importante. Avere un vantaggio fiscale del 65 per cento è un bell’incentivo. L’importante, adesso, è pubblicizzare efficacemente questo provvedimento del governo. Noi, nel nostro piccolo, già facciamo qualcosa con il 5 per mille all’Archeoclub. Adesso, con l’Art Bonus, si aprono altri spiragli. «Sull’anfiteatro di piazza Stesicoro — continua la presidente — ricordo che ancora qualche anno fa proprio io guidai alcune visite guidate all’interno di quel monumento. Adesso, non si può. Ho chiesto a tutti quelli che hanno competenza in materia, rispondono solo che qualcosa deve essere fatto. Nulla più. Mi domando se si vuole davvero fare qualcosa».
Appena firmato dal presidente della Repubblica, il decreto-legge Cultura prevede un credito d’imposta per le donazioni di privati e imprese a favore di interventi di manutenzione e restauro di beni culturali pubblici, musei, siti archeologici e biblioteche pubblici, teatri pubblici e fondazioni lirico sinfoniche. «Un’autentica rivoluzione», ha commentato il ministro Dario Franceschini che ha pure evidenziato come «le strutture turistiche potranno contare su significativi tax credit, pari al 30 per cento delle somme investite in interventi di ristrutturazione, ammodernamento e digitalizzazione». Non solo «Art Bonus», comunque. Altra novità, destinata a fare discutere, è la norma «stop-ambulanti». Infatti, grazie a un semplice procedimento amministrativo, sindaci e Soprintendenze potranno revocare le autorizzazioni ad ambulanti, camion-bar, e bancarelle vicine ai monumenti: «È un meccanismo efficace e non penalizzante per i commercianti — ha spiegato lo stesso ministro — che saranno indirizzati in altri luoghi o indennizzati».
Aspettando gli effetti della legge-Franceschini, intanto, il «Colosseo» di piazza Stesicoro resta inaccessibile. E desolatamente a rischio. In aprile, la senatrice grillina Ornella Bertorotta aveva presentato un’interrogazione per segnalare il pericolo di crolli dovuto «alle fondamenta d’acciaio che sorreggono il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università, inserite senza ritegno nel Parco Archeologico e ormai corrose da acque bianche e reflui fognari». La parlamentare aveva lanciato l’allarme: «Sono a repentaglio — aveva scritto — la vita degli studenti, del personale, dei cittadini della zona». Immediata era stata la replica del rettore, Giacomo Pignataro: «Nelle condizioni attuali, non si rilevano rischi specifici di collasso delle strutture di Giurisprudenza».

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