CATANIA. «Il sindaco intervenga in consiglio comunale per spiegare quali sono i reali motivi che spingono la sua maggioranza a non adempiere ai lavori d’Aula, considerato anche quant’avvenuto nelle sedute dedicate ai debiti fuori bilancio». Il gruppo autonomista di Grande Catania sfida Enzo Bianco, sottolineando le tantissime assenze del centrosinistra nelle recenti sedute. Da lunedì, intanto, inizia la (delicata) discussione consiliare su un tema «caldo»: la determinazione delle aliquote Tasi, la tassa sui servizi indivisibili. Giuseppe Castiglione, Sebastiano Anastasi, Maurizio Mirenda, Andrea Barresi, Carmelo Coppolino e Vincenzo Parisi — i sette componenti di «Grande Catania» — parlano di «difficoltà politiche di cui i cittadini pagano le spese» e ricordano come «le delibere riguardanti i debiti fuori bilancio non sarebbero passate, senza il grande senso di responsabilità istituzionale dell’opposizione». Gianni D’Avola, capogruppo del Partito Democratico, replica: «Nessun problema politico. Noi, ad esempio, eravamo in 3 su 5 nell’ultima seduta. Mancavano Niccolò Notarbartolo e Lanfranco Zappalà, ma per motivi personali».
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