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Catania: 12 condanne e 5 assoluzioni al processo Nuova Ionia

CATANIA. Nel processo Nuova Ionia, celebrato con rito abbreviato, ieri pomeriggio il gup Alessandro Ricciardolo ha assolto Filippo Monforte, Rosario Tropea, Piero Mangano, Bruno Cardillo e Pietro Pagano.
Ha invece condannato a 9 anni Carmelo Tancona, 12 anni a Francesco Mangano, 14 anni e 10 mesi per Alfio Tancona, 3 anni a Antonio Grioli, 7 anni ad Arianna Ingegnere, 9 anni a Nico Benedetto e Santo Cristaldi, 7 anni ad Alessandro Mangano, 9 anni e 8 mesi per Mauro Miceli, 9 anni a Salvo Musumeci, 7 anni a Sebastiano Vitale, 2 anni e 8 mesi a Girolamo Zappalà. Il gup ha rigettato le richieste di risarcimento avanzate dai Comuni, che si erano costituiti parte civile, e ha fissato in 90 giorni il termine per le motivazioni. «Sono contento. Giustizia è stata fatta – ha subito dichiarato l’ex sindaco Monforte – perché per una persona che ha segnalato due o tre persone per lavorare, la giustizia non poteva essere che questa».
L’inchiesta Nuova Ionia aveva fatto luce sulla gestione dei rifiuti nei 14 Comuni dell’Ato Catania 1 e sul “commercio” di stupefacenti, nella stessa area, il tutto manovrato da alcuni esponenti del clan Cintorino affiliati ai Cursoti.
All’interno del palazzo di giustizia, però, il procedimento si è spacco in due. 18 dei 35 imputati, infatti, hanno scelto di proseguire con il rito ordinario che si sta celebrando davanti al collegio giudicante della terza sezione penale del Tribunale, presieduto da Maria Pia Urso, a latere Santino Mirabella e Dorotea Catena.
Per coloro che hanno scelto il rito abbreviato l’11 marzo il pubblico ministero Giovannella Scaminaci, aveva chiesto la condanna a 2 anni e 9 mesi per l’ex sindaco di Mascali, Filippo Monforte, l’ex assessore ai Lavori Pubblici, Rosario Tropea, l’ex assessore all’Ambiente del Comune di Giarre, Piero Mangano, e il responsabile della commissione Lavori Pubblici di Mascali, Bruno Cardillo, chiamati a rispondere di corruzione aggravata.
Per associazione mafiosa l’accusa aveva avanzato la richiesta a 10 anni di detenzione per Carmelo Tancona, 9 anni e 8 mesi per Francesco Mangano e Alfio Tancona, 8 anni e 8 mesi per Antonio Grioli. Per associazione finalizzata al traffico di droga le pene richieste erano di 9 anni e 4 mesi per Nico Benedetto, Santo Cristaldi, Alessandro Mangano, Mauro Miceli, Salvo Musumeci e Sebastiano Vitale mentre per Arianna Ingegnere 8 anni. 6 anni, per spaccio, a Girolamo Zappa e Piero Pagano.

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