CATANIA. «Oggi riusciamo a controllare la malattia in modo perfetto nel 40% dei casi. Circa la metà dei pazienti riusciamo a tenerla sotto controllo. Era inimmaginabile dieci anni fa. È una rivoluzione che apre a prospettive nuove. Dobbiamo ora occuparci dell’altra metà, nella quale ci sono soprattutto i malati con forme progressive. Abbiamo organizzato un finanziamento di più di 20 milioni euro per cercare terapie e strategie nuove». Lo ha detto ieri il professor Giancarlo Comi, direttore dipartimento di Neurologia dell’Irccs, ospedale San Raffaele di Milano, durante l’incontro organizzato dal coordinamento regionale dell’Aism, l’associazione italiana sclerosi multipla a Catania. Il nuovo scenario dei trattamenti, le cellule staminali, il percorso riabilitativo, ma anche la presa in carico della persona con Sm al centro dell’iniziativa alla quale hanno preso parte centinaia persone con sm provenienti da tutta la regione, in rappresentanza degli oltre 6 mila siciliani con sclerosi. A coordinare i lavori è stato il presidente regionale Angelo La Via dopo i saluti dell’assessore comunale al Welfare, Fiorentino Troiano. LA VERSIONE COMPLETA DELL'ARTICOLO NELL'EDIZIONE DI CATANIA DEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA.