CATANIA. Un vertice con questori, prefetti e sindaci dei Comuni interessati dagli sbarchi per pianificare le strategie di intervento e fare fronte alla delicata questione immigrazione. A Villa Letizia, residenza del prefetto etneo, il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha convocato un vertice in seguito all’inasprirsi dell’emergenza migranti nel Canale di Sicilia, che sta provocando il collasso dei centri d’accoglienza dell’Isola.
«Il 34 % di presenze nei centri di accoglienza grava sulla Sicilia – ha detto Alfano - oggi allo stesso modo di come diciamo all’Europa che non può voltarsi dall’altra parte rispetto all’Italia, allo stesso modo di come diciamo che l’Europa non può lasciare sola l’Italia, diciamo che l’Italia non può girarsi dall’altra parte, l’Italia non può lasciare sola la Sicilia. Ecco il senso di questo nostro incontro - ha aggiunto Alfano - che ha avuto in primo luogo l’obiettivo di dare una mano d’aiuto ai sindaci più coinvolti dagli sbarchi. Quindi noi abbiamo cominciato a lavorare con questi sindaci e costituiremo in Sicilia dei centri di accoglienza e specificatamente un centro di accoglienza più importante per evitare che ci siano in alcuni comuni questi momenti di enorme pressione difficili da reggere. Ed ecco il motivo per cui noi daremo una grande forza, un grande sollievo a quelle comunità».
Alfano ha anche parlato delle numerose richieste di asilo politico: «Quando si parla di richiedenti asilo vuol dire che sono in attesa di una risposta perché hanno fatto una domanda. Quindi il nostro sistema sarà efficiente se sarà in grado di dire sì o no ai richiedenti in un tempo più rapido. La mia proposta è quella di portare a 50 le Commissioni che esaminano le domande dei richiedenti asilo e di fare sì che all’interno delle Commissioni non ci sia disfunzionalità che crea lentezze. In modo tale che chi ha diritto all’asilo possa dire ”ho diritto all’asilo” e noi da lì faremo una battaglia in Europa perché il loro diritto possa essere esercitato. Chi non ha diritto all’asilo deve essere rapidamente rimpatriato».
Il Governo, dunque, sarà a fianco dei sindaci. «Faremo un’unità di missione al Viminale che avrà a che fare 24 ore su 24 con i sindaci coinvolti dall’emergenza immigrazione. Faremo una scelta che è una scelta di collaborazione diretta con i sindaci e di un protagonismo dei sindaci. Altre due scelte vorrei che fossero condivise dal Governo: la prima scelta è quella di un allentamento del patto di stabilità per i comuni che sono coinvolti da questa emergenza. Devono poter spendere i soldi che hanno in cassa con una flessibilità maggiore. La seconda scelta e quella di proporre al governo misure compensative per le comunità che più hanno sofferto. Vi sono splendide località turistiche italiane che hanno dovuto accollarsi il peso di flussi migratori molto rilevanti, come Pozzallo, Porto Empedocle, che hanno avuto anche un calo delle prenotazioni. L’operazione mare nostrum mi pare del tutto evidente che abbia salvato Lampedusa perché spostando la linea di azione sul mare, oltre Lampedusa, ha fatto sì che in quell’isola non vi fossero presenze. Questo carico in buona misura si è andato a scaricare su altri luoghi della Sicilìa. Queste nostre scelte sono scelte che vanno in una direzione di collaborazione che tiene al centro i comuni, perchè lì si sta verificando il vero dato di sofferenza».