CATANIA. Anche se sussistono difficoltà, l'obiettivo resta quello di creare un contatto operativo tra Asp, coop Sims e Ufficio del lavoro per puntare alla stabilizzazione dei quindici soci della cooperativa inseriti nel gruppo in mobilità, che hanno perso improvvisamente il posto di lavoro a causa dei tagli previsti anche nel settore sanità dal governo nazionale, che la Regione Sicilia ha fatto propri.I quindici lavoraotri, che come annunciato, ieri hanno dato vita ad un sit in davanti la Prefettura hanno fornito servizi amministrativi e di ragioneria, di portineria e di autisti all’Asp che adesso li ha messi alla porta per "riduzione di carico di operatività". A sostenere la protesta Cgil e Uil di Catania, unitamente a Fiom e Uilm, che spiegano come i licenziamenti siano stati attivati non solo a causa della contrazione ma anche dell'applicazione di una normativa nazionale che la Regione Sicilia ha fatto propria e che prevede la riduzione del 5% delle spese per beni e servizi, anche per gli enti del servizio sanitario. Una norma che è scattata anche in senso retroattivo ( nello specifico, a partire dal 24 aprile di quest'anno) e che ha fatto lievitare il numero dei licenziati da 10 a 15.