CATANIA. Angela Mazzola non commenta — «è un’ordinanza del sindaco...» — ma la chiusura domenicale del lungomare alle auto ha fatto insorgere i naturali interlocutori del suo Assessorato. I commercianti. Titolari di bar e ristoranti, innanzitutto. Dario Pistorio, presidente della Fipe Confcommercio, ha preso ieri carta e penna per scrivere all’amministrazione Bianco: «Siamo perplessi», dice. E decisamente critici: «Da un sondaggio fatto dal presidente Fipe-Bar Massimo Magrì è emerso che, nel primo giorno di chiusura sperimentale del lungomare, le attività di bar e ristorazione hanno registrato un calo dell’80 per cento del fatturato nelle prime ore del mattino, incassi stabili e per qualcuno anche del 20 per cento in più nella fascia del pranzo, di nuovo un calo degli incassi del 20 per cento nel pomeriggio, infine una ripresa dopo la riapertura della strada alle automobili».
L’assessore Mazzola preferisce parlare di regolamento sui «dehors», ormai a un passo dalla trasmissione in Consiglio per la discussione finale. Con i rappresentanti dei commercianti, però, proprio lei s’era incontrata martedì per chiedere pareri e suggerimenti sul lungomare senza traffico: «La risposta? In quella lettera!», taglia corto. Dario Pistorio, che ha preannunciato una conferenza stampa per oggi nella sede Confcommercio di via Mandrà, spiega in un comunicato: «Se da un lato l’idea ha entusiasmato i cittadini, residenti e non della zona, dall’altro ha suscitato grossi interrogativi nei commercianti che ritengono ancora prematuro un provvedimento che li allineerebbe alle grandi città metropolitane, se però ci fossero tutti presupposti».
«Lamentiamo — prosegue il rappresentante dell’organizzazione dei titolari di pubblici esercizi — la mancata concertazione con le associazioni sindacali che rappresentano il tessuto economico della città. Ancora una volta ribadiamo di non essere contrari alla chiusura, ma chiediamo di essere ascoltati dal sindaco Bianco visto che il provvedimento è determinato da un’ordinanza sindacale». Conclude Dario Pistorio: «Allo stato attuale, non riteniamo ci siano le condizioni per chiudere al traffico veicolare un'arteria così lunga senza i servizi per i fruitori: parcheggi gratuiti, innanzitutto; viabilità alternativa, ecc. Il Comune, prima di procedere con queste iniziative, dovrebbe stabilire i criteri di valutazione sul passaggio della popolazione, locale e turistica, nei giorni di chiusura, su dati forniti dai pubblici esercizi». Fipe Confcommercio ha annunciato la consegna di un documento al sindaco.