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Catania, è emergenza frodi all'Unione europea

Guardia di finanza, i controlli strumentali sul corretto rilascio dello scontrino e della ricevuta fiscale effettuati hanno riscontrato una percentuale di irregolarità pari al 57%

CATANIA. È stata una cerimonia militare, così come voluta dalle derettive impartite dal comando Generale della Guardia di finanza, quella che ha avuto carattere rigorosamente «interno», celebrata ieri alla caserma «Angelo Majorana» di piazza San Francesco Di Paola, in occasione del 240. anniversario di fondazione delle Fiamme gialle.
Tuttavia, ciò non ha impedito al comandante provinciale, colonnello Roberto Manna di sottolineare la particolare importanza e solennità della significativa ricorrenza, da sempre momento di festa, ma, al tempo stesso, occasione per tracciare un bilancio delle attività svolte. In particolare, nei primi cinque mesi dell'anno, la Guardia di finanza etnea sul fronte della tutela delle entrate, ha concluso 176 interventi, tra verifiche e controlli, in materia di Iva e imposte dirette, procedendo al recupero di oltre 40 milioni sottratti all'imposizione. Ha denunciato all’autorità giudiziaria 60 soggetti per reati fiscali, accertando 90 violazioni alla normativa penale tributaria. Ha individuato 441 lavoratori «in nero» o irregolari e segnalato 56 datori di lavoro. Ha eseguito 3.275 controlli strumentali sul corretto rilascio dello scontrino fiscale e della ricevuta fiscale, con una percentuale di irregolarità del 57%.
«Nel settore della tutela della spesa pubblica — dice ancora il comandante provinciale delle Fiamme gialle etnee — sono state verificate indebite percezioni di finanziamenti in danno del bilancio dell'Unione Europea, nazionale e locale per oltre 19 milioni di euro, nonché illecite richieste di contributi non ancora percepiti per circa 11 milioni di euro, denunciando oltre 700 soggetti, di cui 13 in stato di arresto».


UN APPROFONDIMENTO NELLE PAGINE DI CATANIA DEL GIORNALE DI SICILIA DI OGGI.

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