CATANIA. «Un funzionario dell’Ecologia, il comandante dei vigili, lo stesso vicesindaco Marco Consoli si sono recati nella spiaggia libera numero uno a verificare se effettivamente fosse in stato di degrado, piena di rifiuti. Sono tre testimoni qualificati. E dicono che le cose non stanno così!».
Saro D’Agata, assessore comunale con delega al Mare, replica stizzito a polemiche e interrogazioni sullo stato delle tre spiagge comunali alla Playa. In particolar modo, ieri il capogruppo di Grande Catania-Mpa Giuseppe Castiglione ha chiesto «risposta scritta e urgente» all’amministrazione cittadina per conoscere «quali iniziative intende assumere al fine di far fronte alla grave situazione e di salvaguardare la pubblica e privata incolumità». L’esponente di opposisizione, che invoca «una efficiente pulizia delle spiagge per tutta la stagione estiva», scrive tra l’altro che «tutte e tre le spiagge sono lasciate in uno stato di abbandono, non ci sono cestini per la raccolta della spazzatura né cassonetti, è alto il rischio di infezioni». E ancora: «I servizi sono carenti. I bagni in funzione sono maleodoranti, vetusti, malridotti e dovrebbero essere sistemati. Inoltre, molte docce hanno i rubinetti molto alti e quindi impossibile da aprire. Non vi sono tettoie, nè passerelle». L’ex consigliere provinciale del Pdl, evidenzia, altresì, come «i solarium a fine giugno ancora non sono in funzione».
L’assessore D’Agata ribatte: «Le spiagge numero due e re sono state aperte da circa quindici, venti giorni, e non è stato lamentato alcun problema. La pulizia è carico dell’assegnatario che, prima dell’insediamento della giunta Bianco, ha vinto la gara per 3 anni e a lui bisogna rivolgersi. A quel che risulta, sono in discrete condizioni». «La spiaggia numero uno, invece, è stata aperta solo domenica — prosegue Saro D’Agata — perchè bisognava prima abbattere alcune costruzioni fatiscenti. Ciò ha creato qualche ritardo, ma bisogna ricordare che il Comune ha soltanto una squadra di demolitori e che questa nelle scorse settimane è stata impegnata all’Oasi del Simeto anche su mandato dell’autorità giudiziaria. Ad ogni modo, adesso è disponibile e per quanto riguarda i rifiuti è stata notata, a differenza di quanto qualcuno ha scritto, solo qualche piccola cosa». Sullo stato dei servizi, infine, il componente della giunta Bianco dice: «Nella numero uno sono funzionanti le docce, anche senza diffusori, e un bagno. La ditta assegnataria è stata diffidata a realizzare gli altri bagni. Per la due e la tre, invece, sono tutti perfettamente funzionanti».
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