PATERNO'. Continuano le operazioni di pulizia delle micro-discariche concentrate per lo più nelle aree periferiche della città. I lavori di sgombero dei rifiuti abbandonati scaturiscono dall’ordinanza sindacale, approvata nei giorni scorsi, con la quale il primo cittadino ha disposto la pulizia delle zone più critiche del territorio comunale. Operai della «Dusty», la ditta che si occupa del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti nel comune etneo, hanno cominciato le operazioni di sgombero dei sacchetti abbandonati lungo via dell’Unità d’Italia, nel quartiere di Scala Vecchia, operazioni che continueranno nei prossimi giorni, coinvolgendo anche le arterie vicine. La pulizia si estenderà nelle prossime settimane a tutte le aree della città interessate dall’abbandono indiscriminato dei rifiuti, fra le quali anche la zona delle Salinelle. Alla pulizia si affiancheranno controlli più severi e frequenti da parte della polizia municipale. Le sanzioni per i trasgressori prevedono sanzioni amministrative che partono tutte da un minimo di 50 euro. La nuova ordinanza, inoltre, prevede multe non solo per chi viene sorpreso mentre abbandona sacchetti per strada, ma anche per coloro che trasportano, su veicoli non autorizzati, la frazione indifferenziata del rifiuto solido urbano. Ad individuare i trasgressori saranno i vigili urbani, i quali attueranno anche posti di blocco per verificare l’eventuale presenza, all’interno delle auto, di rifiuti.«Quello della pulizia non è un problema che può risolversi in poco tempo-ha evidenziato il sindaco Mangano- per questo abbiamo adottato una strategia di lungo periodo che si attuerà in diverse fasi: il primo obiettivo era quello di garantire un servizio costante e frequente; adesso- continua Mangano-ci stiamo focalizzando sulla rimozione delle micro-discariche localizzate in alcune zone della città, alla quale affiancheremo controlli più sistematici e sanzioni più severe, avvalendoci della collaborazione dei vigili urbani ma anche attraverso l’installazione di dispositivi per la videosorveglianza, nelle aree più critiche».
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