Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Acireale, duplice delitto all’agriturismo Il nodo delle intercettazioni

ACIREALE. "Grasso accettava la manutenzione del verde da parte dell'azienda nominata giudiziariamente dopo il sequestro. Ma non voleva che si scavasse nell'area". Con la sua deposizione, davanti alla Corte d'Assise, ha ricostruito parecchi particolari sulle intercettazioni il luogotenente Giuseppe Fichera del Nucleo investigativo che si è occupato del duplice omicidio all'agriturismo Akis di Acireale. Il processo vede imputati il proprietario della struttura, per omicidio aggravato in concorso con ignoti, Rosario Grasso; per la moglie, Gabriella Pappalardo, e i figli Filippo e Angelo l'accusa è di favoreggiamento. "La manutenzione del verde - ha proseguito Fichera - era stata affidata ad una ditta ed era oggetto di discussione tra Grasso e i suoi familiari ai quali diceva che in quella proprietà nessuno doveva entrare". E ad intervenire, in caso di problemi, doveva pensare "Nicola Romeo perché loro da lì - continua - devono andarsene". Loro sono gli addetti che curavano le piante e il giardino della struttura. Ma ad essere argomento di discussione con i familiari, durante i colloqui in carcere con Grasso, era anche un furgone "sequestrato, in un primo tempo, per l'esame dei Ris, e poi restituito. Si premuravano di venderlo perché avevano paura che fossero state installate delle cimici. Il padre, poi, suggeriva di cambiare postazione per timore di essere intercettati, di cambiare scheda ai cellulari e intestarle a persone di comodo". Anche le notizie di stampa sembra che abbiano dato fastidio. C'è stato un articolo "che è stato - ha detto Fichera - motivo di commento perché era stata messa carne al fuoco. Speravano che la notizia venisse accantonata e quando si diffuse la voce di una possibile collaborazione con la giustizia, Rosario Grasso li assicurò dicendo che una cosa del genere non sarebbe mai accaduta e che bisognava farlo sapere nell'ambiente della criminalità". La prossima udienza è stata fissata per il 30 settembre. Ad essere ascoltati saranno Giuseppe Laudani e Nicola Romeo. 

Caricamento commenti

Commenta la notizia