CATANIA. Mpa e Lega Nord, Angelo Attaguile e Matteo Salvini, appassionatamente insieme in difesa del Tar di Catania. Riscoprendo l’asse che l’aveva portato a candidarsi in Campania alle recenti Europee nella lista «padana», l’ex presidente del Catania Calcio ha trovato il sostegno del segretario nazionale leghista nella battaglia contro il taglio del Tribunale amministrativo in terra d’Etna. Attaguile avverte il governo Renzi: «Darò battaglia in Parlamento affinché non diventi legge la chiusura della sezione staccata del Tar di Catania. Ho, intanto, presentato un emendamento abrogativo. Chiedo al governo un passo indietro rispetto alla decisione assunta con il decreto-legge 90 del 24 giugno e spero che ci sia, su questo punto, la più ampia condivisione in commissione e in Aula».
Il deputato catanese parla di «norma profondamente ingiusta che non tiene conto dell’importanza e del carico di lavoro del Tar di Catania, tra i più rilevanti dell’intero Paese». Matteo Salvini gli fa eco: «Lo Stato deve fare una forte cura dimagrante, ma è troppo facile prendersela con enti locali. Tagli e sacrifici siano chiesti ai ministeri, alla Rai e agli altri carrozzoni. Lo Stato tenga giù le mani dai Tar e dalle sezioni distaccate dei Tribunali amministravi regionali. Da Catania a Bassano del Grappa noi difendiamo le realtà territoriali e i servizi che servono ai cittadini e alle imprese». Aggiunge Angelo Attaguile: «La sezione catanese del Tar è stata istituita con competenze territoriali estese alle province di Catania, Messina, Enna, Ragusa e Siracusa, cioè 5 delle 9 province siciliane. La sua soppressione, oltre a presentare profili di incostituzionalità, comporterebbe un aggravio di lavoro insostenibile per la sede del Tribunale amministrativo di Palermo».
Contro questa decisione, nelle scorse settimane s’era mobilitato pure un comitato di sindaci e di esponenti di associazioni e organizzazioni della Sicilia orientale. Un gruppo guidato da Enzo Bianco che aveva chiesto e ottenuto la sottoscrizione di un documento destinato, tra gli altri, al premier Matteo Renzi e allo stesso presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Domani, peraltro, il primo cittadino insieme con il collega di Lecce sarà ascoltato sul «caso-Tar» in Parlamento. Ge. M.
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