Catania

Martedì 24 Settembre 2024

Catania: Consiglio comunale, l’Aula degli assenti e Articolo 4 sollecita «un chiarimento»

CATANIA. Il Consiglio comunale tornerà a riunirsi oggi. Forse. Le ultime sedute, infatti, sono saltate — ancora una volta — per eccesso di assenti: «Mancato numero legale sui verbali», lo sconsolato sms della presidente Francesca Raciti alla richiesta di notizie e commenti sulla situazione di stallo nell’Aula di Palazzo degli Elefanti. Dalla maggioranza, qualcuno — a patto di restare anonimo — suggerisce una chiave di lettura: «Molti chiedono il rimpasto di giunta, a più di un anno dalle elezioni. Il sindaco potrebbe procedere a qualche variazione di assessori a Ferragosto, o dopo».
Articolo 4, notevolmente cresciuto in questi dodici mesi per numero di consiglieri, sarebbe il più interessato a un «Bianco-bis». Ma il deputato regionale Luca Sammartino taglia corto: «Mi pare che il sindaco stia lavorando bene. E con lui la sua squadra. Non vedo, quindi, perchè si debba cambiare». Diverso l’approccio di Raffaele Nicotra, altro parlamentare «articolista» all’Ars: «Anche se noi adesso contiamo su ben dieci rappresentanti in Consiglio, non è un problema di poltrone ma di realizzazione del programma. Bianco non si risparmia, certo. Non c’è dubbio, però, che serve un’accelerata. Adesso siamo in un periodo particolare, è tempo di vacanze, ma dal primo settembre occorre un chiarimento politico per valutare le prospettive della nostra azione amministrativa». «Il resto — prosegue l’ex sindaco di Aci Catena — è conseguenziale. Insomma, il rimpasto non è prioritario, a meno che non si ritenga necessario rivedere qualcosa in giunta per assicurare questa fase nuova».
L’opposizione attacca. Il capogruppo di Area CentroDestra, Manlio Messina, commenta: «Le dinamiche consiliari sono ormai ovvie e palesi. Anche noi sappiamo di pressioni per eventuali rimpasti, di liti in Articolo 4 e Pd. Il centrosinistra sta dimostrando un atteggiamento irresponsabile. Tutto quello che s’è fatto finora è passato solo grazie alla minoranza responsabilmente rimasta in Aula a votare molte delibere. Ovvio, però, che noi siamo e saremo presenti soltanto in presenza di atti importanti, utili, per la città. Non so come finirà, invece, quando la maggioranza dovrà contare unicamente su sè stessa».
I banchi vuoti, comunque, esasperano gli stessi esponenti della maggioranza. Appena un mese fa, quando tra molte difficoltà era stata approvata — solo in parte — una «lenzuolata» di debiti fuori bilancio, il capogruppo di Articolo 4, Carmelo Nicotra, aveva chiesto e ottenuto l’appello nominale. Il collega Alessandro Porto, che guida il drappello di «Con Bianco per Catania», s’era invece alzato per polemizzare con «quanti si sono nascosti nel momento reale della decisione» e aveva aggiunto: «Sono fiero di tutti i colleghi che sono stati qui». Oggi pomeriggio, quando la «vertenza-Tar» e il controverso taglio della sezione catanese del Tribunale amministrativo approderà in Aula, la maggioranza sarà chiamata a un’altra «prova di esistenza». Su questo tema, peraltro, Enzo Bianco ha già chiamato tutti a raccolta.

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