CATANIA. Il primo appuntamento ufficiale per il neo Commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Catania, Rosalia Murè, è al Palazzo comunale, per l'incontro sulle «Linee Guida in materia di Prevenzione alla Dispersione Scolastica». Il nuovo commissario, infatti, è stato nominato (non senza polemiche) dal Governo regionale. Prende il posto di Gaetano Sirna, che è stato nominato direttore generale all’Asp di Messina.
A Palazzo degli Elefanti ieri ha aperto i lavori il padrone di casa, il sindaco Enzo Bianco, e con lui erano presenti i rappresentanti degli Enti e delle Istituzioni che hanno collaborato alla redazione delle linee guida. Il documento è frutto di un lungo lavoro di elaborazione al quale hanno partecipato il Comune, l'Ufficio Scolastico di Catania (Ufficio XII ambito territoriale per la provincia di Catania), le Istituzioni Scolastiche (Osservatori d'area sulla dispersione), l’Asp, il Tribunale e la Procura per i minorenni e Ufficio Provinciale del Lavoro, per costituire un network che agisca con procedure d’intervento mirate e modalità organizzative ben delineate.
Nel suo intervento il sindaco Bianco: «La sfida è abbattere l’evasione ben oltre la soglia nazionale. Vogliamo essere esempio per le altre realtà, lavorando tutti insieme con spirito di squadra». «Pensiamo di riuscire ad abbattere la soglia dell’abbandono scolastico - continua Bianco - superando l'obiettivo del 10 % che si è posto il Governo nazionale. Possiamo avvicinarci alla soglia del 5% nei prossimi tre anni».
E il neo commissario Murè ha sottolineato che «il progetto avrà lunga vita perché contiene elementi di fattiva operosità e le istituzioni sanitarie possono essere elemento di svolta».
L’accordo sottoscritto punta su una comune strategia «d’attacco» per prevenire e contrastare la dispersione, specie nella fascia d’età compresa tra i 16 e i 18 anni, causa non secondaria di devianza. Per far questo saranno strumenti prioritari un’anagrafe scolastica che fornisca dati sui ragazzi, un’offerta scolastica più modulata come il tempo allungato e le ludoteche, la collaborazione di figure professionali quali psicologi, pedagogisti, educatori. Un’innovazione contemplata nel testo è quella relativa al coinvolgimento attivo della Rete delle Associazioni di Volontariato.