CATANIA. Due funzionari del comune di Castiglione di Sicilia sono stati denunciati dalla
Digos della Questura di Catania per concorso di abuso d'ufficio continuato - uno di essi deve anche rispondere di falso in atti pubblici aggravato - nell'ambito di una indagine della Procura della Repubblica di Catania sull'affidamento diretto e l'esecuzione dei lavori pubblici nel Comune dal 2008 al 2011. Secondo quanto accertato dalle indagini, alcuni lavori commissionati dall'amministrazione venivano affidati direttamente alle ditte appaltatrici senza che ricorressero i presupposti di legge relativi al carattere di estrema urgenza e senza che si procedesse ad alcuna indagine di mercato e confronto dei prezzi. Le indagini, cominciate nel 2012, sono state coordinate e dirette dal sostituto procuratore Tiziana Laudani. I due funzionari comunali saranno giudicati l'8 ottobre prossimo venturo dal gup Rizza. Secondo le accuse, i due amministratori comunali, che dal 2008 al 2011 si sono alternati nella carica di responsabile del settore «Lavori Pubblici - Urbanistica Territorio», avrebbero affidato determinati lavori ad un gruppo di ditte operanti nella provincia di Catania
attestando falsamente che si trattava di una delle ipotesi in cui era possibile eseguire i lavori in economia. Il regolamento comunale, che aveva recepito le normative statali e regionali, prevede per l'esecuzione di lavori in economia una soglia di spesa di 40.000 euro, somma al di sopra della quale è obbligatorio acquisire almeno cinque preventivi da parte di ditte concorrenti o indire una gara d'appalto. I due funzionari, invece, avrebbero eluso volontariamente la normativa frazionando la somma complessiva del lavoro pubblico in modo da ricondurla al di sotto della soglia o certificando la «somma urgenza» e la «non preventivabilità» del lavoro da eseguire. Tra i lavori oggetto dell'indagine quelli di adeguamento del campo sportivo comunale.