CATANIA. Si reca dalla madre, in una giornata di festa, insieme al marito e al cognato, per la ricorrenza del compleanno della donna e rischia di essere violentata nel campo nomadi, dove la festeggiata vive.
Ha resistito alla violenza con tutte le sue forze e si è messa a urlare a squarciagola fin quando, il suo grido ha raggiunto le orecchie dei commensali, accorsi insieme al marito e al fratello, i quali l’hanno così salvata dallo stupro, strappandola letteralmente dalle grinfie del bruto.
Tutto ciò è avvenuto il 13 aprile scorso. La giovane sposa ventitreenne romena non ha esitato a denunciare il connazionale che voleva «possederla» e adesso, sulla scorta del lavoro investigativo sviluppato dai carabinieri della Stazione «Librino», a conclusione di un'intensa attività investigativa i militari dell’Arma hanno arrestato Adrian Muti, 29 anni. Nei confronti del romeno è stato emesso dalla Procura distrettuale su un provvedimento di fermo, con il quale gli vengono contestati i reati di lesioni personali e violenza sessuale.
A quanto pare, l’arrestato, approfittando della confusione nel campo nomade ha ripetutamente strattonato la giovane donna della quale si era ipso fatto invaghito, costringendola, a calci e pugni, ad entrare nella sua baracca, con l'intenzione di violentarla.
Nella circostanza la vittima non si faceva intimidire all’energia del connazionale attirando così l'attenzione degli invitati. Il marito e il cognato della vittima sono così intervenuti ingaggiando una colluttazione con il ventinovenne, riuscendo a liberare la donna. In conseguenza di ciò la romena non ha potuto non fare ricorso alle cure mediche (le sono state riscontrate trauma cranico minore e una serie di escoriazioni all'addome), che sono state giudicate guaribili in cinque giorni.
Acquisiti da parte degli investigatori dell’Arma diversi riscontri di carattere testimoniale che tecnico, i carabinieri hanno evidenziato inequivocabili indizi di reità da parte di Adrian Muti, per il quale la magistratura inquirente si è espressa per la detenzione nella Casa circondariale di «Catania Piazza Lanza», in attesa della udienza di convalida prevista nelle prossime ore.
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