CATANIA. La Guardia di finanza di Catania ha eseguito un decreto di sequestro di beni e disponibilità finanziarie per circa 1,5 milioni di euro nei confronti dell'amministratore della «Sicilfood Srl», operante nel settore della coltivazione e della trasformazione di agrumi. Il provvedimento è stato adottato nell'ambito dell'attività di verifica del corretto utilizzo dei fondi stanziati dall'Unione Europea per lo sviluppo agricolo. Il provvedimento di sequestro, per un importo pari alla distrazione, è stato emesso dal gip su richiesta della procura della Repubblica etnea, mentre è stata avviata la procedura di blocco del rimanente contributo non ancora erogato. Sono stati sequestrati i saldi di 16 conti correnti (per oltre 250.000 euro), 14 immobili, 21 terreni e quote e/o azioni di cinque società. Secondo quanto accertato, a fronte di un contributo di 4,5 milioni di euro per costruire un laboratorio da destinare alla produzione e allo stoccaggio di succhi di frutta, parte dei fondi è stata destinata a finalità non previste. L'amministratore della società è stato denunciato per malversazione in danno dell'Unione europea.
In particolare, i militari del nucleo di polizia tributaria di Catania hanno eseguito, controllando i fornitori, un'accurata ricostruzione dei movimenti finanziari dell'azienda e delle transazioni necessarie alla costruzione dell'impianto, hanno acquisito documentazione presso gli enti pagatori ed hanno effettuato l'ispezione diretta dei locali interessati dai lavori. Dalle attività investigative è emerso che il contributo comunitario erogato, anzichè essere utilizzato per l'acquisizione e installazione dei macchinari da impiegare nella produzione di succhi di frutta e dell'impianto fotovoltaico previsti dal piano d'investimento ai fini dell'ottenimento del finanziamento comunitario, era stato impiegato per altre finalità rientranti nella gestione ordinaria dell'azienda, come ad esempio il pagamento di alcuni fornitori.