CATANIA. Il coro è unanime e la soddisfazione è espressa a gran voce. Il Tar di Catania, il terzo d'Italia per i carichi di lavoro dopo quelli di Roma e di Napoli, e il secondo per carichi pendenti dopo quello di Roma, è salvo. «È stata la vittoria di una strategia partita da lontano, visto che già il 23 giugno scorso avevamo chiamato a raccolta nel Palazzo degli Elefanti la deputazione e le forze sociali ed economiche dell'intera Sicilia orientale» sottolinea il primo cittadino del capoluogo etneo, Enzo Bianco, che aggiunge: «Tutti avevano sottoscritto un documento inviato a Napolitano, a Renzi, ai ministri competenti e ai gruppi parlamentari e in cui si spiegava come la soppressione del Tar non rispondesse ad alcun requisito di risparmio ed economicità. È stata una battaglia vinta con il concorso di tutti, dai parlamentari di ogni forza politica al mondo produttivo della Sicilia orientale, che in queste settimane hanno fatto fronte comune». Il sindaco prosegue: «Avevo avuto numerosi altri incontri a Roma con il ministro Andrea Orlando e il sottosegretario alla Presidenza Graziano Delrio, ero stato ascoltato dalla Commissione presieduta da Francesco Paolo Sisto e già cinque giorni fa avevamo avuto ampie rassicurazioni. Sono rimasto in costante contatto sia con l'onorevole Emanuele Fiano, relatore del Decreto in Commissione, sia con il sottosegretario alla Pubblica amministrazione Angelo Rughetti, fino alla votazione. La strada scelta è stata quella di apportare al decreto legge che prevedeva l'eliminazione di tutte le sedi distaccate dei Tribunali amministrativi regionali, un emendamento per non abolire i Tar delle città sede di Corti d'Appello».
Il Tribunale amministrativo regionale serve cinque province siciliane su nove, più di metà della Sicilia, in un territorio dove ricadono tre Corti d'Appello. Anche Francesco Tanasi, segretario nazionale del Codacons e promotore a Roma, Catania, Siracusa, Ragusa, Messina e Enna dei comitati cittadini contro la chiusura del Tar Catania, esprime soddisfazione per il voto favorevole in commissione Affari Costituzionali che ha salvato la sezione distaccata. Tanasi sottolinea l'impegno non soltanto di Enzo Bianco e dell'onorevole Giuseppe Berretta ma anche del leader della lega Matteo Salvini e del segretario della Commissione parlamentare Antimafia Angelo Attaguile. «Il mantenimento della sede distaccata del Tar di Catania è l'importante risultato dell'alleanza trasversale tra politica, mondo delle imprese e del lavoro», è invece il commento di Rosaria Rotolo, segretaria generale della Cisl di Catania. Il segretario della Camera del lavoro di Catania, Giacomo Rota, e la segreteria provinciale della Cgil, plaudono al voto positivo espresso in Commissione Affari costituzionali e vogliono «guardare ancora avanti». La Cgil di Catania si dichiara «soddisfatta dei primi, concreti passi verso la tutela e il salvataggio definitivo del Tar, frutto di un positivo metodo di lobby territoriale. Adesso bisogna portare lo stesso spirito anche in Parlamento».
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