CATANIA. «Anche quest'anno, grazie all'accordo raggiunto tra sindacati e amministrazione comunale, verrà assicurata la presenza di 14 asili nido. È stata una trattativa lunga e complessa, ma è stata mantenuta la territorialità per avvicinare i piccoli alle strutture più vicine alle loro esigenze di residenza o a quella lavorativa dei genitori. Purtroppo, però, non si possono ancora avere garanzie sul mantenimento di tutti gli asili negli anni a venire». Lo dicono Giacomo Rota, segretario genrale della Cigl, che insieme al segretaria confederale Nicoletta Gatto, il segretario generale della Funzione pubblica Gaetano Agliozzo, e il responsabile del dipartimento Pubblico impiego Rosaria Leonardi che si sull’argomento hanno deciso di fase sentire la voce dalla Camera del lavoro.
Nel dettaglio, 10 asili verranno gestiti dal Comune e dal personale delle cooperative sociali, solo 7 con prolungamento di orario fino al pomeriggio. Per quanto riguarda gli altri 4 asili, due saranno trasformati in spazio giochi e gli altri due saranno aperti fino alle 14, con servizio mensa, saranno finanziati dai Pac e quindi con affidamento con gara d’appalto alle cooperative sociali. In realtà, il servizio di esternalizzazione, che è alla base della riduzione del personale del comune di 19 unità, non poteva che essere approvato in tale dimensione perché previsto dal bando. In alternativa, visto il numero dei bambini iscritti ad oggi ed il rapporto educatore/bambino, previsto dai parametri legislativi, non sarebbe stato facile pensare di riuscire ad aprire queste altre 4 strutture per il prossimo anno, causando un grave disagio alle famiglie interessate.
In ogni caso, per tale personale in esubero, oltre ad essere garantito il posto di lavoro, la Camera del lavoro etnea ha chiesto che vengano rispettati, livelli, qualifiche e mansioni e che venga anche prevista la formazione per garantire riqualificazione. Nell’accordo è stata anche prevista la mobilità su base volontaria, anche presso altri uffici del comune di Catania, esterni all’assessorato ai servizi sociali. Inoltre, l’accordo tiene conto del fatto che se dovesse aumentare il numero dei bambini entro breve tempo, il personale in esubero rientrerebbe in servizio.
«L’analisi - dice la Cgil - non può non partire dal fatto che l’anno scorso si è scongiurata la chiusura dei 14 asili nido, nonostante il piano di rientro della vecchia amministrazione ne avesse sancito la chiusura definitiva. Da allora ed insieme all’amministrazione che non ha fatto mancare il confronto costante con i sindacati, anche su questioni che ci hanno trovato in disaccordo, nel momento in cui si paventava la riduzione del personale sia per quanto riguarda le educatrici del comune che per quanto riguarda il personale ausiliario delle cooperative sociali, è stato tutto un percorso in risalita per trovare fondi ed aggiustamenti che offrissero alla cittadinanza, alle famiglie ed ai genitori un servizio indispensabile che per la delicatezza dei minori interessati non può prescindere dalla efficienza e qualità».
Il sindacatao non nega che la maggiore preoccupazione sia rappresentata dal personale in servizio dalle cooperative che in caso di insufficienti iscrizioni, andrà ad alimentare ulteriore precariato. «Per questo - dicono Rota, Gatto, Agliozzo e Leonardi - abbiamo chiesto ed ottenuto di tenere aperto questo tavolo e pervenire ad un accordo a fine agosto per valutare la situazione meglio con numeri più aggiornati ed attendibili. Sia per questo personale che per quello comunale abbiamo chiesto all’assessore Trojano di favorire in tutti i modi la garanzia dei livelli occupazionali, di non demotivare i dipendenti e di non disperdere le professionalità acquisite. A questo proposito, chiediamo che la manutenzione e la cura delle strutture degli asili nido sia oggetto di maggiore attenzione, attivando tutti gli interventi immediati, che saranno utili a favorire ambienti sempre più gradevoli ed attraenti. Inoltre, un primo segnale che cogliamo dall’amministrazione, riguarda l’avvio del servizio di assistenza per i bambini non vedenti e l’avvio di nuove attività ludico creative e musicali a partire da settembre».