PATERNO'. Si lavora alacremente al comune per evitare che i cittadini vengono colpiti da una stangata, relativamente a tributi e tasse locali, derivante dall'applicazione dell'Iuc, imposta unica comunale, composta da tre voci: Imu, imposta municipale propria ossia la componente patrimoniale dovuta dal possessore di immobili; Tasi, tributo servizi indivisibili, componente servizi a carico sia del possessore che dell' utilizzatore dell'immobile; Tari, tributo servizi rifiuti, componente servizi destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico dell' utilizzatore. Per la determinazione delle tariffe il sindaco Mauro Mangano ha incontrato, nei giorni scorsi, i componenti delle commissioni consiliari al bilancio e agli affari generali, presiedute da Nino Valore e Lorenzo Arcoria. Ed ieri mattina i sindacati di categoria della Cgil, Cisl e Uil, rappresentati da Giuseppe Fallica, Pippo La Spina e Roberto Prestigiaco mo, hanno incontrato proprio i componenti delle due commissioni per chiedere l'applicazioni delle detrazioni, previste per legge, sulla Tasi; detrazioni che dovrebbero tenere conto, a detta dei sindacati del reddito familiare, e non invece della rendita catastale dell'immobile come hanno previsto gli uffici comunali. Nel dettaglio per la Tasi l'indicazione della giunta comunale è quella di applicare un'aliquota del 2,9 per mille: al 2,5 per mille di base del governo si dovrebbe aggiungere uno 0,4 per mille previsto dal comune. L'importo finale si calcola in base alle rendite catastali: più questa è alta, più alta sarà la tassa da pagare. Dallo 2,5 per mille il comune dovrebbe ricavare quasi 2 milioni di euro; applicando invece il 2.,9 per mille ci sarebbe la possibilità di avere un introito per la casse comunali, di oltre due milioni e duecento mila euro, facendo ricorso in questo caso alla detrazioni.
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