Catania

Venerdì 27 Settembre 2024

Catania: lavori Darsena, sbloccati 8,2 milioni
«Per Tecnis una boccata d’ossigeno»

CATANIA. “Soddisfatti e rassicurati, ma adesso si pianifichi l’erogazione del credito residuo”. E’ il commento degli azionisti di Tecnis, Mimmo Costanzo e Concetto Bosco, dopo aver appreso del decreto firmato dal Ministro Padoan che sblocca 8,2 milioni di euro per i lavori alla darsena del Porto di Catania. “Ringraziamo il sindaco Enzo Bianco per il suo intervento con il Governo, una vera boccata d’ossigeno per l’azienda. Ma abbiamo numerosi cantieri in Italia e all’Estero e dobbiamo alimentare anche queste attività. Per questo confermiamo la consegna per fine settembre ma è necessario completare il saldo dell’intero credito”. Rasserenato dalla notizia giunta da Roma, e dopo settimane febbrili trascorse a sollecitare su più fronti la soluzione della vicenda, Mimmo Costanzo racconta: “E’ accaduto che una delle tre banche erogatrici del credito per l’Autorità Portuale approfittando di un cavillo contrattuale, si è defilata dall’accordo e non ha dato seguito al finanziamento”. La banca in questione, apprendiamo, è la francese Dexia, specializzata in finanziamenti di opere infrastrutturali. Toccava a Dexia, su apposita domanda della Ap (una proroga sull’utilizzazione dei fondi non spesi nell’anno solare inviata per tempo) erogare l’ultima tranche di circa 35 milioni di euro dell’appalto per la darsena (in totale 80 milioni). In assenza di un nulla osta ministeriale, arrivato in ritardo, Dexia si è defilata dall’accordo. A saldare Tecnis sarà un mutuo che l’Autorità Portuale accenderà in questi giorni con la Cassa Depositi e Prestiti e che dovrà poi avere l’ok della Corte dei Conti. Costanzo non nasconde l’amarezza per essersi scontrato, a Catania come a Roma, con la malaburocrazia e la mancanza di sollecitudine e di cura nella pubblica amministrazione che ha rischiato di far tracollare “per crediti” un’azienda sana e forte come Tecnis (1500 addetti). “E’ la prima volta che mi succede: a noi che anche stavolta consegneremo l’opera in anticipo. Abbiamo mantenuto impegni con fornitori, banche, erario e lavoratori. Ma siamo arrivati al capolinea”.

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