BIANCAVILLA. Ha perso il controllo del Suzuki 600 che, quasi certamente procedeva a forte andatura, sbattendo la testa contro una ringhiera e successivamente contro un palo dell'illuminazione pubblica. Antonio Gagliano, 30 anni, è morto sul colpo, in un lago di sangue. Nel sedile posteriore della moto di grossa cilindrata era seduta la compagna ventisettenne, che è stata sbalzata dal veicolo finendo a terra. La donna, che indossava il casco del dell’uomo, è rimasta ferita (ha riportato la frattura di una gamba ed escoriazioni in varie parti del corpo). Adesso si trova ricoverata in osservazione al «Maria Santissima dell’Addolorata». Le sue condizioni non destano preoccupazione.
Il centauro, che di giorno faceva il bracciante e di pomeriggio aiutava il padre nella gestione del suo bar, insieme alla ventisettenne aveva trascorso il sabato sera con amici e parenti. Intorno all’1,30 pare fossero diretti a casa. La moto percorreva la circonvallazione con direzione di marcia da piazza Scriccio all’ospedale. Cosa sia successo, molto probabilmente lo dirà nelle prossime ore la moglie, quando verrà interrogata dai carabinieri del comando Stazione di Biancavilla, che hanno effettuato i rilievi dell’incidente. Tutto farebbe supporre che si sia trattato di un incidente autonomo; a quanto pare non sono state rilevate tracce di altri veicoli convolti. Possibile anche l’ipotesi che la vittima abbia voluto evitare lo scontro con un animale che gli attraversava la strada. La velocità ha fatto il resto.
La salma del giovane, su disposizione del magistrato di turno, è stata restituita ai familiari.Domani alla chiesa Madre i funerali, alle 16,15
Questo è il terzo incidente mortale che avviene a Biancavilla nell’arco di pochi mesi, dopo i due di viale dei Fiori.
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