PATERNO'. Ladri in azione a Paternò all’interno dell’albergo Sicilia, ubicato in via Vittorio Emanuele, accanto alla Villa Moncada; la struttura, di cui è proprietaria la Provincia di Catania, da oltre un anno non è utilizzata ed è abbandonata a se stessa. Un vero e proprio «peccato» dato che per decenni «Hotel Sicilia» ha rappresentato per la città il fiore all’occhiello sia per la cucina molto rinomata, sia per il suo centro congressi, sia per lo splendore dei servizi offerti dalla struttura alberghiera.
Il furto è stato scoperto ieri pomeriggio poco dopo le 17: alcuni passanti hanno notato del fumo uscire da una finestra, ubicata al primo piano dell’immobile. Allertata la sala operativa del 115, sul posto si è diretta una squadra dei vigili del fuoco provenienti dal Comando Provinciale di Catania, con l’ausilio di una autoscala. Immediatamente gli uomini del 115 hanno forzato un ingresso secondario dell’albergo per entrarvi; dopo un attento sopralluogo è stato accertato che non vi era in corso alcun incendio; rimandata a casa l’autoscala, sono stati avvisati i carabinieri del nucleo radiomobile della locale compagnia e gli agenti della polizia provinciale etnea. Le forze dell’ordine hanno appurato che, da qualche settimana, la struttura alberghiera era oggetto di furto e di atti vandalici: sono stati trafugati la rubinetteria in ottone dei bagni, tubi in rame dell’impianto di riscaldamento, cavi in rame e i climatizzatori.
Probabilmente, prima dell’arrivo dei vigili del fuoco, all’interno dell’immobile erano presenti dei ladri che, nel tentativo di asportare uno dei climatizzatori, hanno reciso il tubo contenente il gas per la refrigerazione; da qui la fuoriuscita di «fumo» che ha allarmato i passanti. L'arrivo dei pompieri ha «consigliato»di tagliare la corda e fuggire attraverso il terreno incolto che costeggia l’«Hotel Sicilia».
Rinvenuti all'interno della struttura anche alcuni attrezzi utilizzati dai ladri di oro rosso. Incalcolabili i danni: da una prima stima ammonterebbero a decine di migliaia di euro. Eppure qualche mese addietro, per evitare proprio questi furti, il sindaco di Paternò, Mauro Mangano, aveva intavolato una trattativa con la Provincia di Catania con lo scopo di utilizzare l’immobile come sede di una scuola alberghiera. Ma alle fine tutto è rimasto in aria.
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