MILITELLO. Militello senza acqua potabile: la rottura di una condotta portante, nella notte tra lunedì e ieri, ha messo a secco i rubinetti.
Già durante la scorsa settimana, peraltro, molti residenti avevano notato una sensibile diminuzione della pressione idrica nelle reti domestiche. Ieri mattina, invece, i dipendenti comunali in servizio al "pozzo" di contrada San Filippo (alle porte del centro abitato) hanno trovato il piazzale antistante gli uffici completamente allagato, con copiose discese di acqua dalla collina sovrastante.
Subito allertati, i tecnici della Sie (la società etnea che gestisce l'acquedotto militellese) hanno riscontrato la rottura in un punto imprecisato della "condotta premente", cioè la tubazione che — grazie alle potenti pompe installate nel sottosuolo — consente il riempimento del grande serbatoio edificato in contrada Poggio Mineo.
Una "task force" di specialisti ed operai approntata dalla stessa Sie si è già messa al lavoro per individuare — scavando — il tratto di "premente" interessato dalla rottura.
Per gli abitanti e gli ospiti delle strutture "sensibili" (ospedale, strutture per anziani, asili privati) si prospettano tempi duri: infatti non è ancora possibile stimare il ritorno alla normalità. Dopo aver individuato il punto di rottura, la tubazione deve essere completamente svuotata, sostituita e rimessa in pressione per le prove di tenuta.
Occorrerà poi attendere i tempi tecnici di riempimento del serbatoio di «Poggio Mineo» ed il successivo inoltro — per caduta — del prezioso liquido nelle tubazioni di una rete idrica in molti punti obsoleta e soggetta a «perdite» fisiologiche.