CATANIA. «Anche a Ferragosto i disagi non fanno le ferie». Giosuè Malaponti, presidente del Comitato Pendolari Siciliani, ha cronometrato una giornata festiva di ritardi ferroviari sui binari isolani: «Più di 340 minuti!», esclama.
Un modo per documentare una battaglia che Malaponti conduce ormai da anni, contro arretratezze e disservizi di Trenitalia nella «sua» Catania e nell'intera regione. Impossibile, ieri, ottenere una replica: «Faremo sapere al più presto», il messaggio affidato a una e-mail dall'Ufficio stampa di Ferrovie dello Stato. A differenza di altri, Malaponti e il suo Comitato non sono andati in vacanza: «Abbiamo di proposito — spiega il presidente dell'associazione pendolari — voluto monitorare il traffico ferroviario nella giornata di ferragosto sulle due dorsali più importanti in Sicilia la Tirrenica e la Ionica e precisamente la Messina-Sant’Agata Militello-Palermo e la Messina-Catania-Siracusa, visti i pochi treni che le percorrono in giornate festive».
«Il monitoraggio totale — prosegue — è stato di 43 treni, compresi gli otto InterCity. Nel dettaglio abbiamo riscontrato che dei 20 treni in circolazione sulla Messina-Palermo, 8 sono arrivati in orario e i rimanenti 12 hanno accumulato un ritardo complessivo pari a 85 minuti. Non è andata meglio sulla Messina-Catania-Siracusa: dei 23 treni in circolazione, 5 sono arrivati in orario e 17 hanno accumulato un ritardo complessivo pari a 257 minuti, mentre il regionale delle 18.40 è stato soppresso». Il presidente del Comitato Pendolari sottolinea, ancora: «Nei giorni festivi da Catania in direzione Siracusa non vi sono treni che circolano. Il primo disponibile è regionale delle 18.44, mentre da Siracusa per chi vuole venire a Catania l’unico è quello delle 8.40. Inutile ogni commento».