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Comune di Catania, Commissione Bilancio:
"A rischio 187 lavoratori Puc"

CATANIA. Aspettando consuntivo e preventivo — «ritardo inaccettabile», protestano i rappresentanti di opposizione — la commissione Bilancio si occupa di «Puc». Ovvero, di 187 precari «storici» di Palazzo degli Elefanti per i quali Enzo Parisi, presidente della commissione e consigliere di Grande Catania-Mpa, lancia un allarme: «Siamo chiamati a votare subito in Aula la delibera che consentirà al Comune di accedere al fondo regionale di rotazione per la copertura degli stipendi dei Puc, che ammontano a circa 2 milioni 800 euro annui. Soprattutto, però, è necessario sapere che dal 2017 dovranno essere pagati con nostre risorse. Oppure, rischiano il licenziamento!».
Parisi e gli altri componenti del suo gruppo di lavoro hanno affrontato ieri mattina, nella prima riunione dopo la pausa ferragostana, il «caso-Puc». Il presidente afferma: «Abbiamo deciso di avviare subito una serie di audizioni per capire, innanzitutto, come sono attualmente occupati i 187 precari. A noi risulta che molti si trovano in posti-cardine dell’amministrazione, ad esempio nell’Ufficio Tributi o all’Urbanistica. Insomma, sono indispensabili per la macchina comunale». «Nei prossimi giorni — prosegue — incontreremo il dirigente del Personale e lo stesso assessore alle Politiche finanziarie Giuseppe Girlando. La scadenza del 2017 è molto più ravvicinata di quanto si possa pensare, prima di quella data la politica deve trovare una soluzione». Questione complessa: «Il nostro ente — spiega Enzo Parisi, esponente della minoranza — è in piano di rientro e non può fare assunzioni, concorsi. Salvo che la questione venga affrontata e definita con Stato e Regione. Bisogna, intanto, cautelarsi. Per coprire la spesa futura dei Puc, il Comune potrebbe quindi istituire un fondo speciale. Questo, però, imporrebbe di individuare quali altri capitoli ridurre».
L’Aula affronterà l’argomento «alla prima seduta utile», almeno questo auspica Parisi. Date e ordine del giorno dei lavori, comunque, saranno individuati solo oggi dalla conferenza dei capigruppo che è stata convocata da Francesca Raciti. Improbabile che vengano subito inseriti in discussione il preventivo e il consuntivo: «Non ci sono ancora stati trasmessi», conferma la stessa Raciti, presidente del Consiglio comunale «in quota Pd». Enzo Parisi lamenta: «Abbiamo appreso solo dalla stampa che la Giunta ha approvato il bilancio. Adesso, siamo in attesa di parere che il collegio dei revisori non ha ancora espresso. Poichè si tratta di atti molto corposi, dicono, serve tempo». «Come opposizione — conclude l’autonomista — dobbiamo contestare il fatto che, a fine estate, siamo costretti a fare i conti con bilanci ancora tutti da esaminare e votare. Erano delibere da fare in marzo o aprile. L’assessore Girlando imputa i ritardi a questa o quella legge, ma la situazione è questa. Resta pure da affrontare il nodo-Tasi, che è propedeutico al bilancio. Sulle riduzioni, c’è molto da discutere. Anche qui, siamo in una condizione di incertezza».

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