ACIREALE. Due li hanno presi: Cristian Arcidiacono, 19 anni e Gaetano Lizzio, di 20. Agli altri, gli investigatori del Commissariato di Acireale e i carabinieri del comando Compagnia sperano di arrivare presto, stroncando così la banda che nell'ultimo mese ha terrorizzato la vita della già di per sé povera "movida" acese. Il "gioco" della banda, tutta composta da ragazzi intorno ai vent'anni, era molto semplice: approfittare dei ragazzi più giovani, spaventarli terrorizzarli, in qualche caso anche sequestrandoli per ore, per sottrarre loro denaro, o i telefonini. Cronaca di una «arancia meccanica» in salsa acese. Le indagini sono iniziate circa un mese addietro, quando al Commissariato di corso Umberto sono cominciate ad arrivare le denunce: poche dapprima, poi via via in numero sempre crescente, fino a raggiungere il numero di trenta. A presentarle tanti ragazzi, spesso accompagnati anche dai genitori, perché le vittime delle aggressioni erano spesso minorenni.
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