CATANIA. Alle porte di settembre, qualche ombrellone già finisce in deposito. E ai lidi della Playa si tirano le somme di una stagione che, comunque vada, è stata un successo: «Se pensate a cosa hanno sofferto i nostri colleghi nel centro-nord Italia a causa del maltempo, dobbiamo proprio essere felici», esclama Ignazio Ragusa. Proprietario del «Lido Polifemo» e presidente regionale dell’organizzazione di categoria «Sib-Confcommercio», ma soprattutto esponente di una famiglia di imprenditori che hanno fatto la storia e le fortune del litorale ionico-etneo, Ragusa preferisce sorridere e conservare la propria carica di ottimismo. Non nasconde, però, le difficoltà di una crisi che ha inferto molti colpi bassi all’industria delle vacanze: «Prima eravamo una macchina che camminava in discesa, adesso siamo in salita. Arranchiamo. E bisogna spingere perchè la macchina continui a procedere». Giusto così, anche solo in considerazione del peso occupazionale di questo comparto: «I lidi balneari catanesi assicurano mille, mille 500 posti di lavoro — sottolinea l’imprenditore — Questo dato, peraltro, non tiene conto dell’indotto che è davvero notevole. Pensate, ad esempio, a quanti si occupano di animazione».
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