CATANIA. «Da piazza Verga il mercato domenicale di Campagna Amica non va via. Sarebbe un danno per tutti, pure per l’amministrazione comunale che da Coldiretti ogni anno percepisce quasi 20 mila l’euro in tasse di occupazione del suolo pubblico».
A Giovanni Pappalardo, presidente provinciale di Coldiretti che in terra d’Etna conta mille 700 associati, piace l’idea della commissione consiliare Attività produttive per la riapertura del mercato del Pino in via Ventimiglia — «ben venga ogni iniziativa diretta a rivitalizzare una zona cittadina» — ma non è certo disposto a traslocare. Ludovico Balsamo, l’esponente «Articolista» che guida la sesta commissione, aveva suggerito il trasferimento da piazza Verga perchè gli espositori di prodotti alimentari «sono a ridosso della strada, quindi di agenti inquinanti». Replica Pappalardo, accanto a lui nella sede dell’organizzazione il direttore Lorenzo Cusimano: «È la prima volta che sento parlare di un problema così per il nostro mercato, ormai attivo da quattro anni. Abbiamo avuto tanti controlli, dai Nas all’Azienda sanitaria. Per noi, è un piacere riceverli. Ci hanno fatto sempre i complimenti perchè dicono che una realtà così, sotto il profilo dell’igiene e dell’ordine, non si vede ovunque. Abbiamo, peraltro, sottoscritto a nostre spese un contratto con l’Enel per rifornire di energia elettrica gli espositori. In questo modo, i prodotti deperibili possono essere tenuti in vetrina o nei banconi-frigo».
Bella idea, comunque, sottrarre all’abbandono e al degrado quelle aree comunali tra via Ventimiglia e corso Martiri che fino a un paio di anni fa ospitavano i venditori ambulanti di antiquariato. Il presidente di Coldiretti si dice «disponibile a raddoppiare l’iniziativa Campagna Amica», ma spiega: «Noi siamo partiti con una ventina di standisti, adesso sono cinquanta e pensiamo di arrivare sino a sessanta. Se dovessero giungerci molte altre richieste, potremmo considerare l’ipotesi di un secondo mercato. Con l’amministrazione comunale, con l’assessore al Commercio Angela Mazzola, siamo sempre pronti a discutere e collaborare. È ovvio, comunque, che il Pino può essere utilizzato soltanto nei giorni di chiusura della vicinissima Fera o’luni, come la domenica. Inutile fare la guerra dei poveri!». Sull’attuale sistemazione, poi, sottolinea: «Piazza Verga rappresenta una certezza, un’importante fonte di reddito per molte imprese catanesi. Andare via, poi, non sarebbe apprezzato neppure dai cittadini, dai consumatori. In molte occasioni abbiamo anche superato le 6 mila presenze».
Infine, un bilancio — provvisorio — sull’esperienza ormai radicata dei «mercati del contadino», che si sta diffondendo in città e provincia. Coldiretti promuove quelli di Misterbianco, Gravina e Riposto. E a chi manifesta perplessità sulla convenienza di questi appuntamenti, Pappalardo risponde: «Intanto, bisogna vedere che prodotti compri. I nostri sono sottoposti a tre livelli di controlli. Impossibile, poi, competere con i prezzi del furbetto che ha caricato il suo mezzo chissà come, chissà dove. Ormai non conto più gli incontri fatti con il prefetto per denunciare furti e danneggiamenti nelle campagne catanesi!».
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