CATANIA. Una giornata di protesta, che ha semiparalizzato la città in concomitanza con l’inizio dell’anno scolastico è stata organizzata dai lavoratori del Consorzio di bonifica 9, davanti la sede di via Gabriele D’Annunzio. La decisione è stata presa a conclusione di un'assemblea unitaria di Flai Cgil, Fai Cisl e Filbi Uil dei lavoratori che si è tenuta nella stessa giornata di ieri nella sede dell’ente, im via Centuripe.
La scorsa settimana era stato annunciato il licenziamento dei lavoratori stagionali, determinando di fatto la chiusura della stagione irrigua. «La protesta — spiegano i sindacati — non è funzionale a rivendicare un maggior numero di giornate di lavoro, ma a chiedere una svolta nella gestione del Consorzio, affinchè esso possa effettivamente essere al servizio dell'agricoltura catanese».
Flai, Fai e Filbi chiedono, inoltre, l'allungamento della stazione irrigua, l'avvio delle attività di manutenzione necessarie alla rete irrigua per fornire un servizio adeguato e di un tavolo di confronto con le scriventi per determinare una nuova e più efficace organizzazione del lavoro. Per il segretario della Flai, Alfio Mannino, la situazione del consorzio di bonifica della provincia etnea assume contorni sempre più paradossali. «L'amministrazione consortile - dice - ha comunicato contrariamente ad impegni assunti in precedenza, il licenziamento nei prossimi giorni di tutti i lavoratori stagionali ciò comporta di fatto la fine della stagione irrigua. Tale decisione viene giustificata con la mancanza di risorse finanziarie, ma mentre non si trovano le risorse per continuare a irrigare le campagne si continuano a sperperare risorse affidando servizi all'esterno con costi elevati e con risultati assai scadenti, per non parlare di tutto il contenzioso con gli utenti scaturente dalla pessima qualità del servizio che viene offerto».
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