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Contro le guerre, gli alunni «reclutano» l’Etna

CATANIA. Una montagna, anzi Sua Maestà l’Etna, argine naturale contro i venti di guerra. Così gli alunni dell’Istituto comprensivo «Fontanarossa» vedono il Mongibello, protagonista in una manifestazione di inizio anno scolastico — «Etna Vulcano di Pace» — che s’è tenuta ieri.

Coinvolti in un progetto interculturale i sette plessi dell’Istituto, dal villaggio Santa Maria Goretti al viale Castagnola, da viale Moncada e viale Bummacaro a Vaccarizzo. Spiega in un comunicato la dirigente scolastica Concetta Tumminia: Siamo partiti dalla Geostoria per compiere un percorso che ha riguardato lo sviluppo di una preghiera collettiva per la Pace. In tutto il mondo si compiono orrori assurdi contro l’umanità. Per questo, noi vogliamo cominciare da Librino, zona di frontiera, dove prendere la strada sbagliata è molto semplice». La speranza è che l’Etna, patrimonio dell’umanità per l’Unesco, crei «una colata lavica di fratellanza». Decine di cartelloni nelle strade cittadine lanceranno proprio questo messaggio: «Sarà anche un originale benvenuto per accogliere degnamente quei visitatori che sbarcheranno all'aeroporto di Catania».

Melita Cristaldi, insegnante e promotrice del progetto, afferma: «Vogliamo rendere protagonisti i nostri ragazzi attraverso un gioco in cui possano apprendere la legalità, la fratellanza e l’intercultura. Una raccolta firme coinvolgerà tutto il territorio, quindi i fogli saranno legati l’uno all’altro per formare un abbraccio che avvolgerà simbolicamente l’Etna». Ieri, quindi, nei sette plessi della «Fontanarossa» i ragazzi hanno fatto volare in contemporanea alcuni palloncini blu cui erano stati attaccati messaggi d'amore e fratellanza scritti proprio dagli alunni. Il prossimo passo sarà quello di realizzare dipinti sul vulcano, che saranno donati a tutti i reparti pediatrici degli ospedali catanesi: «Il nostro vulcano, un simbolo che presto sarà condiviso con tante altre classi sparse per tutta Europa», aggiunge Melita Cristaldi che precisa come «Skipe metterà in contatto studenti distanti migliaia di chilometri che comporranno preghiere contro la guerra».

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