CATANIA. Le indagini proseguono senza sosta. E si aggrava la posizione di Giovanni Luca Impellizzeri. Nell'ambito dell'operazione "I treni del gol", il gip del tribunale ha disposto il sequestro dei 110 mila euro trovati dalla Digos lo scorso mese di giugno nella casa e nell'azienda dell'ex giocatore e broker delle scommesse online coinvolto nell'inchiesta sul Catania calcio.
I soldi, trovati in diversi punti dei controsoffitti, secondo gli investigatori "costituirebbero il profitto delle operazioni illecite perpetrate da Impellizzeri attraverso il ricorso alle frodi sportive". «Il provvedimento ablativo, anche alla luce delle dichiarazioni rese agli inquirenti dall'ormai ex presidente del Catania, Nino Pulvirenti, muove dalla conferma, per gli investigatori, del ruolo di finanziatore ricoperto da Impellizzeri nelle prime fasi, ma anche di esecutore materiale dei pagamenti volti ad alterare il risultato delle gare dei rossazzurri» fanno sapere dalla Questura.
Il "Re Leone", come era soprannominato Impellizzeri, secondo la Procura "una volta informato dell'accordo sul risultato precostituito delle partite, si avvaleva di numerosi soggetti a lui vicini: li riforniva del denaro contante necessario per effettuare le giocate e li incaricava, poi, di riscuotere le vincite".
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