Venticinque chilometri di nuove condutture idriche in uno dei territori più colpiti dalla siccità del Paese. Nella Piana di Catania è stata pressoché completata l’opera di sostituzione di parte del sistema idraulico, una rete infrastrutturale vecchia di 50 anni, con dispersioni che raggiungevano anche il 60 per cento dell’acqua trasportata, a danno delle imprese agricole che nell’area coltivano le arance rosse di Sicilia. Le nuove tubazioni entreranno in esercizio nella prossima stagione irrigua, che solitamente inizia a fine giugno.
L’intervento, realizzato dal Gruppo Webuild in sinergia con il Consorzio di Bonifica della Regione Siciliana, è stato commissionato da Rfi con un investimento di 10 milioni di euro e rientra nell’ambito delle attività collegate alla costruzione del raddoppio ferroviario del tratto Bicocca-Catenanuova della Palermo-Catania, la nuova linea ferroviaria che cambierà il sistema di mobilità dell’isola. Le nuove tubazioni, che hanno ridotto a zero la dispersione idrica per la parte di rete rinnovata, si estendono in un’area di circa 40 mila ettari dove è stato modernizzato il sistema di irrigazione regionale, risalente agli anni Sessanta.
I lavori del Lotto 6 del raddoppio ferroviario della Palermo-Catania attraversano infatti la Piana di Catania, un’area di 60 mila ettari, tra le più fertili della Sicilia, coltivata principalmente ad agrumeti e in parte minore a ortaggi e cereali. Gli interventi sulla rete idrica sono iniziati nell’autunno del 2022, una volta identificate, nell’ambito del progetto infrastrutturale, le interferenze delle condotte di irrigazione, dei canali e delle tubazioni con il tracciato della ferrovia in costruzione. I lavori si sono quindi concentrati sulla necessità di sostituire o deviare le condotte esistenti, arrivando alla fase di completamento con la realizzazione di circa 25 km di tubazione in ghisa sferoidale e polietilene ad alta densità (Pead), che garantisce massimi standard igienici per il trasporto dell’acqua e resistenza molto elevata alla corrosione, alla trazione e agli impatti.
I lavori sono stati portati avanti da Webuild, garantendo il rispetto delle tempistiche delle opere ferroviarie e, allo stesso tempo, la continuità irrigua in stagioni con fenomeni di siccità molto intensi, tutelando così gli imprenditori agricoli del territorio. L’intervento ha permesso di procedere a una più precisa mappatura della rete idrica preesistente. L’Italia ha infrastrutture idriche obsolete con perdite di oltre il 40% in fase di distribuzione. È il quarto peggior Paese in Unione Europea: il 60% della rete ha più di 30 anni e il 25% ha più di 50 anni. Inoltre, solo il 4% delle acque reflue è destinato al riuso in agricoltura.
In Sicilia Webuild è oggi impegnata nella realizzazione di 8 progetti riferiti a sette tratte della direttrice ferroviaria ad alta capacità Palermo-Catania-Messina e al Lotto 1 dell’asse autostradale Ragusa-Catania. Si tratta di progetti di grande portata, destinati a trasformare e innovare il sistema infrastrutturale della regione e che promettono di generare una forte spinta occupazionale e un importante indotto per il territorio. Per portare a termine questi progetti, si stimano fino a 7.000 posti di lavoro, tra personale diretto e di terzi, di cui circa 1.700 persone già all’opera, mentre la filiera produttiva da inizio lavori si compone di circa 1.150 società.
In particolare, il Lotto 6, con uno stato di avanzamento lavori del 75%, prevede il raddoppio di circa 38km di linea ferroviaria ad alta capacità, tra Catenanuova e Bicocca, sulla direttrice Palermo-Catania, effettuato in parte in affiancamento alla linea storica, oggi a binario singolo, in parte mediante realizzazione di un nuovo e diverso tracciato, tutto a doppio binario. Il tracciato contribuirà a migliorare il servizio ferroviario tra Enna e Catania, garantendo un incremento delle frequenze dei transiti e tempi di percorrenza più ridotti. La tratta è un tassello importante per il potenziamento dei collegamenti ferroviari con i porti di Catania, Augusta e Palermo, e con gli aeroporti di Palermo e Catania.
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