Catania

Lunedì 25 Novembre 2024

Sannino arriva a Torre del Grifo e va subito in campo

È arrivato poco dopo le 9 di ieri. Dall’aeroporto a Torre del Grifo, neanche il tempo di disfare il piccolo bagaglio e Giuseppe Sanino era già in tuta a dirigere il suo primo allenamento in rossazzurro. Ancora un cambio di allenatore sulla panchina del Catania, sembra l'ennesima puntata di un trend negativo che ha portato nella scorsa stagione a ben quattro avvicendamenti e che quest'anno è costato l'esonero, dopo appena tre partite, a Maurizio Pellegrino che aveva concluso con una rincorsa straordinaria, ma alla fine inutile, le ultime sei giornate, con tanto di media scudetto. Quest'anno, però, il tecnico di Siracusa si è ritrovato invischiato in una situazione nella quale non è riuscito a districarsi. Un organico interamente costruito dalla società, svuotato da chi aveva senso d'appartenenza, carisma e capacità tecniche (un solo nome per tutti, Mariano Izco), monco in alcuni reparti, che ha affrontato la serie B forse con un po’ di supponenza, convinto che il blasone e presunte qualità tecniche bastassero per vincere a mani basse. Così non è, almeno stando ai risultati. Il Catania ha rimediato un pareggio e due sconfitte, solo l'ultima con qualche alibi, ma, poi, tutto sommato meritata. Giuseppe Sannino, tecnico navigato in cadetteria, con un passato recente a Palermo, che non sembra, al momento, aver suscitato alcuna attenzione dalla tifoseria, avrà un compito più che difficile. Strigliare i calciatori, dare forma e carattere alla squadra, cercare di coprire i limiti strutturali e correggere gli squilibri tra un reparto e l'altro. Valorizzare le caratteristiche dei singoli, in alcuni casi mortificate da un innovativo Pellegrino, e anche mettere faccia al muro qualche atleta eccessivamente nervoso. E poi, aspetto non certamente secondario, chissà che non si voglia verificare anche la validità di una preparazione atletica che ha imballato le gambe dei calciatori. Oggi pomeriggio il primo confronto con la stampa, dopo24 ore per cercare di capire meglio i mali della squadra, che si sono manifestati sul campo, ma che evidentemente si sono generati già nello spogliatoio. Le voci di toni accesi, più che accesi, nel dopo partita di Perugia non sono leggenda metropolitana. Con Pellegrino, restituito al suo originario incarico di responsabile dell'area tecnica del settore giovanile, è saltato anche il vice Pino Irrera. Sannino ha portato con sè, il vice Giovanni Cusatis e il collaboratore Francesco Troise.

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