CATANIA. Partendo dalla fine, il tecnico del Catania Peppe Sannino glissa alla grande sull’episodio del rigore che, appunto allo scadere, avrebbe potuto decidere a vantaggio del Trapani le sorti del derby. «Non mi piace soffermarmi su un particolare - dichiara, infatti - ma sulla totalità della partita che è stata veramente bella. Se parlassimo di un singolo episodio toglieremmo qualcosa alla bellezza della gara - ribadisce - ed in ogni caso, se avessimo vinto noi saremmo stati più felici, come sarebbe stato più felice il Trapani se avesse vinto. Io, comunque, sono felice anche per la gente che è venuta a seguirci in questo derby».
Una partita che, secondo Sannino, il suo Catania è riuscito a raddrizzare «quando ha capito che deve giocare da squadra operaia. Dobbiamo avere questa mentalità se vogliamo puntare a vincere le partite». La svolta, tuttavia, conviene, l’ha data l’ingresso in campo della seconda punta. «Martinho è uscito per infortunio - sottolinea Sannino - ma sotto di gol ci stava che inserissi un secondo attaccante con la conseguenza che, arretrando Almiron, Sergio ha potuto dare i tempi della partita ed è stato superlativo in numerose uscite palla al piede.
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