CATANIA. Squadra rossazzurra ancora dai due volti, atteggiamenti tattici e caratteriali opposti tra il primo e il secondo tempo, con l'intervallo reale spartiacque tra i due Catania. Forse Sannino ci aveva messo un po' anche del suo «inventandosi» un insolito 4-3-1-2 che doveva essere lo specchio del Bologna, ma ha finito, invece, per favorire la squadra ospite che nei primi 45 minuti ha giocato praticamente indisturbata, andando in vantaggio e sfiorando a più riprese il raddoppio, che sarebbe stato meritato. Il tecnico etneo, però, ha avuto la lucidità di correggersi in corsa ed è tornato al collaudato 4-4-2 arretrando Rosina prima a destra e poi sulla corsia sinistra del centrocampo, dove i rossoblù dilagavano senza alcun contenimento.
La partita è cambiata nella ripresa e, paradossalmente, la rete del 2-0 ha aumentato la carica di cattiveria e determinazione di Calaiò e compagni. Rimontare due reti al Bologna, che ha confermato di essere una delle candidate alla promozione in Serie A, non era e non è stato facile, ma la squadra rossazzurra, sostenuta da un generosissimo Rosina, e in avanti con l'albanese Çani che ha sbagliato tantissimi palloni, ma ne ha giocati ancor di più, alla fine ce l'ha fatta e i fischi abbondanti del primo tempo si sono trasformati in un lungo applauso. Adesso, però, la trasferta di Livorno rischia di essere giocata in condizioni di ulteriore emergenza. Spolli, deludente la sua prestazione, si è infortunato in occasione del secondo gol e in queste ore si sta verificando la gravità, stessa cosa per Monzon anche lui uscito malconcio. Mancherà anche Rinaudo, ammonito, che era già nell'elenco dei diffidati.
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