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Il Catania atteso da un inizio anno terribile

Gli etnei sono al terz'ultimo posto in classifica

CATANIA. La società rossazzurra ha lavorato sottotraccia in questi mesi di declino costante o si è affidata alla speranza di una miracolosa resurrezione?  Lo sapremo presto: alla riapertura delle liste di trasferimento. Se non saranno annunciate delle operazioni in entrata fin dai primissimi giorni potrebbe essere il segnale di una mancata o tardiva programmazione o, peggio ancora, della mancanza di volontà di fare un repulisti generale e, di conseguenza, di rinforzare l'organico in vista di un girone di ritorno che comincerà con un handicap pesantissimo, se l'obiettivo dichiarato sarà ancora quello della promozione. E quasi alla pari con le altre formazioni pericolanti, se nel frattempo si sarà maturata l'idea di dover lottare per restare in serie B ed evitare un ulteriore scivolone.

Premessa indispensabile per queste valutazioni è l'ingaggio del nuovo tecnico. Cosa, per altro, non facile. Non solo per la difficile posizione di classifica del Catania, alla fine potrebbero essere diversi gli allenatori a spasso che troverebbero nell'"operazione salvezza" una valida motivazione per rientrare in pista, ma soprattutto per il clima che si è creato intorno e all'interno della società. Purtroppo, anche all'esterno sono giunti segnali che probabilmente sono stati decodificati in un certo modo. Le dimissioni di Beppe Sannino alla vigilia di una partita importante non sono certo passate inosservate, i problemi della squadra, non solo tattici ma di organico e sono ben visibili. Lo sciopero dei tifosi anche.

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