CATANIA. Subito convocati, e probabilmente due su tre in campo fin dall'inizio, i nuovi rossazzurri ingaggiati in queste prime due settimane di mercato di riparazione. Dario Marcolin ha preparato con cura il suo esordio, o meglio il ritorno sulla panchina etnea, dopo l'esperienza con Mihajlovic, ma questa volta da allenatore e non da vice. Belmonte in difesa e Maniero in attacco, con Coppola in panchina, dovrebbero portare energie, motivazioni e, soprattutto, carattere e qualità al Catania che, partito per «uccidere il campionato», adesso, si ritrova ad appena due punti dalla zona a rischio. La società in questa fase ha dato dimostrazione di credere ancora in un'impresa (quasi) impossibile: non ha lesinato energie e risorse economiche per costruire una squadra più adatta alle battaglie della Serie B. Meno fioretto argentino e più sciabole italiane, insomma. Tra i ventuno convocati da Marcolin, ad esempio, mancano alcuni atleti che sono dati per partenti: Leto, Castro, Calello, oltre a Rolin e Peruzzi, Monzon, dati ormai in uscita, e attualmente in condizioni fisiche precarie. Marcolin ha apportato qualche variazione tattica, dopo il 4-3-3 di Pellegrino e il 4-4-2 di Sannino, adesso lo schema dovrebbe essere il 4-3-1-2. Chrapek alle spalle delle due punte con un notevole potenziale di fuoco, come Calaiò e Maniero. In mediana Escalante, Rinaudo e Rosina, anche se il primo potrebbe perdere la maglia a beneficio di Almiron, le cui condizioni atletiche sono sempre, però, precarie. In difesa Belmonte occuperà la corsia di Peruzzi e Monzon.