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Catania, il mercato per risollevarsi
Ceccarelli e Insigne jr. nel mirino

La cura Marcolin e gli innesti dei nuovi acquisti non hanno fatto effetto, a Lanciano squadra ancora allo sbando. Il club pronto ad un ulteriore sacrificio

CATANIA. Non poteva esserci esordio peggiore per Dario Marcolin. Non solo la sconfitta, pesante nel risultato e frutto di una prestazione inqualificabile; pesante sul piano disciplinare con quattro gialli e con l'uscita dal campo di Nicola Spolli messo ko da un trauma cranico.

L'attesa inversione di tendenza non c'è stata, insomma, nonostante il cambio della panchina, nonostante con la pausa natalizia ci fosse stato tutto il tempo per metabolizzare schemi nuovi e recuperare gli infortunati.

E, soprattutto, nei giorni precedenti fossero arrivate le tanto attese forze fresche, un uomo per ogni reparto. Belmonte, Coppola, Maniero. Marcolin non ha avuto esitazioni e li ha buttati subito nella mischia. Il risultato non è stato proprio esaltante: tutti e tre al di sotto della sufficienza, ma sono sicuramente da rivedere con calma.


La formazione scelta dal nuovo tecnico, comunque, non ha convinto, condizionata da indisponibilità di vario genere e infortuni, con l'ennesima riproposizione del generoso Sergio Almiron, al quale però andrebbero assegnati gradi di capitano non giocatore. E anche lo schema tattico (4-3-1-2) non ha dato qualità di gioco.

Anche il Lanciano, squadra operosa e di buona volontà, ma non di più, alla fine, ha fatto la figura del Real Madrid contro un Catania che, con i suoi limiti, riesce ad esaltare qualsiasi avversario. Si poteva anche perdere, certo, ma almeno lanciare qualche segnale positivo era lecito e giustificato aspettarselo. Adesso, l'ultimo posto in classifica è appena un punto sotto e non ci vuole molto, se comincia a subentrare la paura, che fino ad ora non sembra essere stata percepita, almeno stando a quanto dimostrato sul campo, scivolare ancora non è poi tanto difficile.
Peccato, però: la dirigenza in queste due settimane di calciomercato ha dato dimostrazione di voler rimediare ai propri errori.


Le operazioni in entrata potrebbero essere quelle giuste, ma sono ancora da completare,
a cominciare dall'arrivo di almeno un altro difensore perché questo è il reparto più perseguitato dalla sfortuna e di minore qualità tecnica e di efficacia tattica. Marcolin deve continuare a rimboccarsi maniche e pantaloni della tuta se vuole riuscire a centrare quello che ormai appare l'obiettivo massimo di questa stagione: una tranquilla salvezza, dopo aver messo da parte i sogni di gloria.
Mercato sempre attivo, quindi. Si cerca qualche altro puntello pronto utilizzo, già per la prossima partita. Nel mirino c'è il difensore Ceccarelli dello Spezia.
L'accordo economico con il calciatore sarebbe stato già raggiunto, ma è la società che frena per alzare il prezzo del cartellino, visto che il Catania è in stato di forte necessità.

Non sembra essersi raffreddata la pista del giovane attaccante Roberto Insigne, fratello minore del più noto bomber Lorenzo. Il Napoli lo darebbe in prestito, ma la Reggina, che lo sta utilizzando chiede un «risarcimento». Ma, piuttosto, serve un altro attaccante, se prima non si cedono quelli in esubero, come Çani e Leto? Di sicuro un giovane, come Fedato lo scorso anno, non serve. Uno più esperto sì. Ieri mattina, intanto, Marcolin ha riportato i suoi a Torre del Grifo. Lavoro in palestra e piscina per chi ha giocato, atletica e tattica per gli altri, in vista della partita di venerdì, alle 20,30, al «Massimino» contro il Pro Vercelli, con i tifosi sul sentiero di guerra. .

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