CATANIA. Dopo il lunedì di riposo è iniziata la preparazione in chiave anti-Modena con un doppio appuntamento a Torre del Grifo, nonostante la temperatura polare. Dario Marcolin ha impegnato i suoi, in mattinata, in esercitazioni atletiche in campo per poco più di un'ora di lavoro. Nel pomeriggio, conclusa la messa in azione e completato il riscaldamento tattico, cura del possesso palla, attacco contro difesa e partitella finale. Molto lavoro tattico per migliorare automatismi nei singoli reparti e tra un reparto e l'altro. Le ultime due prestazioni del Catania al «Massimino» sono state convincenti, sia in termini di qualità del gioco espresso e, soprattutto, in termini di risultato.
Sei punti d'oro che hanno diradato le nuvole grigie che si addensavano sullo stadio catanese e riportato il sereno nei rapporti tra tifoseria e squadra. D'altronde del «vecchio» Catania della prima parte della stagione sono rimasti tre elementi assolutamente al di sopra di ogni critica, anzi che si sono distinti per impegno, generosità e concretezza. Rinaudo, Rosina e Calaiò. Su di loro Marcolin ha costruito il resto del progetto tecnico, irrobustito e riqualificato da calciatori di categoria che potrebbero costituire anche l'ossatura della squadra nella prossima stagione, comunque vadano le cose. Certamente è che questa squadra può legittimamente pensare in chiave play off, se saprà confermare anche nelle prossime giornate i risultati delle prime uscite e comincerà a ottenere in trasferta i punti che sono mancati nel girone d'andata e poi si vedrà.
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