CATANIA. Si lavora sottotraccia, senza fretta e, soprattutto, evitando fughe di notizie. In questa fase della stagione è normale che sia così. Difficile, quindi, riuscire a prevedere le mosse di Pulvirenti e Cosentino e capire quando l'idea di uno prevalga sull'altro o se c'è assoluta condivisione sui nomi. In passato qualche braccio di ferro di fu nell'allora strana coppia Pulvirenti-Lo Monaco, adesso, in considerazione degli eterni silenzi e della blindatura militare di Torre del Grifo, è un'impresa impossibile carpire o immagine umori e prospettive. La partenza di Delli Carri potrebbe essere il ritorno al passato recente, secondo la filosofia organizzativa di Cosentino che non ritiene utile la figura di direttore sportivo. Vedremo, però, se il club etneo ne farà a meno o lo rimpiazzerà in qualche modo. Ma la madre di tutte le decisioni è quella legata al tecnico. Pasquale Marino potrebbe essere il naturale candidato di Pulvirenti, con il quale ha sempre mantenuto un ottimo rapporto personale. E Marino sarebbe il ritorno ad un progetto tecnico che punta al 4-3-3, cancellando le tentate e sfortunate variazioni sul tema di Pellegrino, Sannino (che però poteva disporre sì e no di mezza squadra) e, per ultimo, di Marcolin. Il suo 4-3-1-2 non ha mai esaltato, se non a sprazzi, come in occasione delle due prime partite, dopo la pausa natalizia, e in parte durante la striscia di cinque vittorie consecutive, significative dal punto di vista dei risultati, un pò meno per quanto riguardava la qualità del gioco.