CATANIA. Guardi la classifica e il Catania, finalmente, ha raggiunto la superficie della classifica, a quota zero, risalendo velocemente dall'abisso nel quale l'aveva fatto piombare il Tribunale federale. Poi fai i conti senza quei nove punti di handicap e ti accorgi che i rossazzurri sarebbero primi in classifica, a punteggio pieno, e con una partita in meno. Insomma, ci sono, dopo appena tre giornate, perché la squadra di Pippo Pancaro faccia veramente un campionato "importante", dove "importante" non significa solo la salvezza, l'obiettivo annunciato, ma qualcos'altro, per il momento di inconfessabile. Adesso all'orizzonte c'è il Lecce, cinque punti in classifica, poi mercoledì sette ottobre il Catania ospiterà il Cosenza, al «Massimino», alle 15. E' il recupero della seconda giornata. Insomma gli etnei si metteranno a pari delle altre squadre per numero di partite giocate e la classifica bisognerà riguardarla sotto un'ottica diversa. Ma, al di là dei numeri, la prestazione di domenica scorsa contro l'Ischia ha confermato che la squadra c'è e siamo ancora in pieno rodaggio. C'è sul piano caratteriale, c'è su quello tattico, anche se bisogna un pò migliorare i movimenti difensivi e, soprattutto, rivedere Liverani un pò più tempestivo e preciso, soprattutto con i piedi, o provare Bastianoni, se raggiungerà presto un'accettabile condizione atletica.