CATANIA. «Salvate la categoria e poi tutti via». Il messaggio lanciato dalle curve, prima ancora che il Catania ottenesse la salvezza, era fin troppo chiaro.
Né il patron dietro le quinte, né l’attuale dirigenza, nè tanto meno i calciatori, protagonisti di un avvio breve e brillante e di un inqualificabile girone di ritorno, hanno il gradimento di quei pochi fedelissimi, non più di 3.500, che hanno seguito, soffrendo, sugli spalti anche gli ultimi calci di una stagione, la seconda, tutta da dimenticare. Il gradimento dei tifosi, comunque, ha un’importanza relativa, anche se passare dai 10.000 paganti delle prime giornate ad uno stadio tristemente deserto, dove neanche gli abbonati, se non in minima parte si sono presentati, è un dato eloquente e significativo.
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